Mosca (Russia), 19 ago. (LaPresse/EFE) – Il tribunale della regione di Pskov, in Russia, ha condannato a 15 anni di carcere l’ufficiale della polizia estone Eston Kohver, accusato di spionaggio e altri reati. A farlo sapere è stato il difensore, Yevgueni Axionov. Kohver, ha spiegato, dovrà scontare la pena in territorio russo e dovrà anche pagare 100mila rubli (oltre 1.500 dollari). Secondo l’accusa, l’ufficiale è stato arrestato il 5 settembre 2014 dal Servizio di sicurezza di Mosca, sul lato russo della frontiera con l’Estonia, mentre era in possesso di armi e di una cospicua somma di denaro.

Il giorno successivo all’arresto, Kohver è stato accusato formalmente di spionaggio, cui poi si sono aggiunte imputazioni per contrabbando, porto illegale di armi e ingresso illegale in Russia. Le autorità estoni denunciano che l’ufficiale, che era impegnato in una indagine nella zona di frontiera, sia invece stato sequestrato sotto minaccia delle armi in territorio estone e che sia stato portato in seguito sul lato russo del confine.

Tutto il processo è stato una farsa” e l’Estonia “farà il possibile perché la Russia liberi” Eston Kohver. Lo ha dichiarato il primo ministro dell’Estonia, Taavi Roivas, dopo aver appreso il verdetto pronunciato del tribunale della regione di Pskov. Roivas ha rilasciato le dichiarazioni a Tallin, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

Anche l’Unione europea interviene nella vicenda chiedendo la liberazione di Kohver. “Il sequestro di Kohver e la successiva detenzione illegale in Russia costituiscono una chiara violazione della legge internazionale”, si legge in una nota dell’alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini. Parla di “sequestro” da parte “dei servizi di sicurezza russi in territorio estone” perché, mentre Mosca afferma di aver catturato l’ufficiale estone in territorio russo, l’Estonia ritiene che sia stato sequestrato entro i suoi confini e poi portato al di là di essi.

“Nonostante ripetute richieste – afferma la nota – le autorità russe non hanno risolto la questione. L’Ue continua a chiedere alla Federazione russa di agire nel rispetto dei suoi obblighi internazionali, rilasciando Kohver immediatamente e garantendogli il suo ritorno in salvo in Estonia”. Mogherini sottolinea: “In più, proprio dall’inizio, Kohver è stato privato del diritto a un giusto processo: non ci sono state udienze pubbliche, il console estone non è stato autorizzato a essere presente alle udienze e a Kohver non è stato dato adeguato supporto legale”.

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