Cuba-Usa, Kerry: Democrazia genuina è miglior opzione per cubani

L’Avana (Cuba), 14 ago. (LaPresse) – “Una democrazia genuina” è la migliore possibilità per gli abitanti di Cuba, che possano “eleggere liberamente i loro governanti”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato statunitense, John Kerry, parlando all’ambasciata Usa all’Avana in occasione dell’atteso alzabandiera.

“Le nostre politiche del passato non hanno portato a una transizione democratica a Cuba. Sarebbe poco realistico sperare che la normalizzazione delle relazioni riesca a portare cambiamenti nel breve periodo”, ha proseguito Kerry.

Il futuro di Cuba deve essere fatto dai cubani, non può venire da una entità esterna. Ma i leader cubani sappiano che gli Usa resteranno sempre un campione di principi democratici e riforme, continueranno a esortare il governo sul rispetto dei diritti umani”, ha sottolineato il segretario di Stato Usa.

“Il presidente Obama sostiene con forza che l’embargo possa essere tolto solo dal Congresso, sta facendo passi per diminuire i vincoli e rendere più facile la vita a imprese e famiglie. Ma vogliamo andare oltre – ha detto ancora Kerry – per collegare Cuba con il mondo. Facciamo la nostra parte, ma chiediamo al governo di Cuba di rendere più facile ai cittadini agire. Ambedue le parti devono togliere le restrizioni che hanno trattenuto Cuba”.

Kerry ha anche ricordato il ruolo di papa Francesco nel promuovere il riavvicinamento tra Cuba e Usa: “Il Santo padre e il Vaticano hanno avviato un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due Paesi, non è per caso che il pontefice verrà qui e poi negli Usa”.

E’ arrivato il momento di riavvicinarci, come due popoli non più nemici, ma vicini”, ha concluso il segretario di Stato Usa.