Tianjin (Cina), 14 ago. (LaPresse/Xinhua) -Si aggrava il bilancio provvisorio dell’esplosione di Tianjin Dongjiang Port Ruihai International Logistics Co. Salgono a 56 i morti, tra cui 21 pompieri. Lo dichiarano le autorità locali. Nel frattempo, 721 feriti sono ricoverati negli ospedali: 25 sono in condizioni critiche e 33 in gravi condizioni, ha detto il quartier generale di soccorso. Un totale di 44 persone è, invece, stato salvato, ha sottolineato Zhou Tian, capo del vigili del fuoco della città. Le due esplosioni sono avvenute alle 23,30 (le 17,30 italiane) circa di mercoledì in seguito a un incendio in un magazzino di sostanze chimiche pericolose.
I vigili del fuoco hanno quasi spento tutte le fiamme, secondo Zhou. Le prime stime dicono che le esplosioni avrebbero colpito 17mila famiglie, 1.700 imprese e 675 negozi commerciali.La città ha aperto 12 scuole e tre edifici per ospitare i 6.300 residenti sfollati, ha aggiunto Zhang.
SOSTANZE NON IDENTIFICABILI-. Intanto nel magazzino, che ha la licenza per stoccare una serie di sostanze chimiche pericolose, compresi gas infiammabili e liquidi, oltre a una serie di altri materiali pericolosi, come il nitrato di potassio, nitrato di sodio e cianuro di sodio, calcio silicato e diisocianato di toluene, non possono per questo essere identificate le pericolose sostanze chimiche conservate all’interno. Gao Huaiyou, un alto funzionario della municipalità, ha infatti precisato che sono state rilevate “discrepanze significative” tra le carte della dogana e quelle dell’azienda. Gao Huaiyou ha aggiunto che gli addetti alla sicurezza stanno correndo contro il tempo per verificare le informazioni in possesso.
QUALITA’ DELL’ACQUA-. La qualità dell’aria e dell’acqua nella zona sotto sotto stretto controllo da parte delle autorità locali. “Finora i livelli di attenzione non sono stati superati quindi non dovrebbero esserci problemi per i residenti”, spiega Feng Yinchang, uno degli esperti ambientali che sta seguendo la situazione.
In alcune stazioni di monitoraggio sono state trovate tracce di toluene, cloroformio, metilbenzene e composti organici volatili, tutti inquinanti pericolosi, ma la densità è diminuita grazie ai venti che soffiano.
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