Tunisi (Tunisia), 4 ago. (LaPresse/EFE) – Almeno 17 persone sono state arrestate a Kebili, nel centro della Tunisia, per presunta appartenenza a organizzazioni terroristiche e per “violazioni alle leggi delle moschee“. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno tunisino in un comunicato emesso nella notte, precisando che sette persone del gruppo sono state messe a disposizione della giustizia perché farebbero parte di un gruppo jihadista; gli altri dieci sono stati invece arrestati per avere violato leggi riguardanti le moschee. Si tratta delle prime persone messe a disposizione dei giudici tunisini da quando venerdì scorso il presidente ha disposto il prolungamento dello stato di emergenza per altri due mesi.
Lo stato di emergenza è stato dichiarato a inizio luglio, dopo l’attentato a un albergo nella città di Sousse, in cui sono morti 38 turisti. Fra le misure che puntano a tenere sott’occhio il fenomeno jihadista, il governo ha ordinato la chiusura di almeno 180 moschee che non erano controllate dal governo ma dirette da estremisti.