Tel Aviv (Israele), 21 lug. (LaPresse) – “Vogliamo arrivare a individuare il cancro grazie a un campione di sangue e a identificare il tumore dormiente prima che si svegli”. E’ l’obiettivo del laboratorio di biologia vascolare e nano-medicina della Sackler School of Medicine israeliana. A spiegarlo è stata la responsabile Ronit Sachi-Fainaro, intervendo a ‘I-3: Italy-Israel-Innovation/ from Knowledge to Growth’ all’università di Tel Aviv. Il progetto fa parte di una delle aree di collaborazione tra Italia e Israele.
“Noi – ha spiegato – cerchiamo di scoprire quali sono i meccanismi per mantenere dormiente lo stato del tumore. Creiamo modelli e usiamo la nanotecnologia per intervenire sul tessuto malato. L’obiettivo è partire dalla persona, trovare i tessuti malati e intervire in modo mirato, senza interventi chirurgici”.
“Abbiamo molte collaborazioni con l’Italia su questo progetto – ha spiegato -. Noi diciamo che se tiri via tutta l’acqua dall’oceano scopri che tutte le isole sono collegate. Così lo sono le discipline e così vogliamo che siano anche le università”.