Libia, 4 lavoratori italiani sequestrati a Mellitah Gentiloni: Difficile fare ipotesi sui rapitori

Roma, 20 lug. (LaPresse) – Quattro italiani sono stati rapiti in Libia vicino al compound dell’Eni nella zona di Mellitah. Si tratta di dipendenti della società di costruzioni Bonatti. L’Unità di crisi della Farnesina si è attivata per seguire il caso ed è in contatto costante con le famiglie dei connazionali e con la ditta Bonatti, fanno sapere dalla Farnesina. In seguito alla chiusura dell’ambasciata d’Italia in Libia il 15 febbraio, la Farnesina – si legge ancora nella nota – aveva segnalato la situazione di estrema difficoltà del paese invitando tutti i connazionali a lasciare la Libia.

Bonatti s.p.a conferma il rapimento di quattro suoi tecnici italiani impegnati in Libia. “Informiamo – dice la società in una nota – che ieri, 19 luglio, si è verificato in Libia nei pressi di Mellitah il rapimento di quattro tecnici italiani dipendenti della nostra società. Al momento siamo in diretto contatto e coordinamento con le autorità e con l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri Italiano. Seguiranno eventuali aggiornamenti”.

Gentiloni: Difficile fare ipotesi su rapimento-. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Bruxelles per una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue, ha spiegato, parlando ai microfoni di RaiNews24, che ora è “difficile fare previsioni” sulla vicenda dei 4 italiani rapiti in Libia. “Stiamo lavorando con urgenza – ha aggiunto – ora ci atteniamo a quanto sappiamo”.