In Messico il narcoboss ‘El Chapo’ Guzman evade da carcere per la seconda volta

Città del Messico (Messico), 12 lug. (LaPresse/EFE) – Il narcotrafficante Joaquín “El Chapo” Guzman, boss del cartello di Sinaloa, è scappato dal carcere messicano in cui era rinchiuso dal febbraio del 2014. A riferirlo sono fonti ufficiali, aggiungendo che è la seconda volta che Guzman fugge da una prigione messicana. La prima evasione era avvenuta nel 2001. Il Comitato per la sicurezza nazionale ha reso noto in un comunicato che la fuga è avvenuta ieri alle 20.52 e che per l’ultima volta Guzman era stato visto nel bagno del penitenziario.

Il narcotrafficante è fuggito dal carcere di Altiplano, in Messico, attraverso un tunnel lungo 1,5 chilometri. Lo hanno riferito le autorità messicane. L’evasione del leader del cartello di Sinaloa è avvenuta ieri sera alle 20.52 ora locale. Il Capo della Commissione per la Sicurezza nazionale, Monte Alejandro Rubido, ha spiegato che nella cella del fuggitivo “è stato trovato un buco grande 50 centrimetri e profondo 1,5 metri, comunicante con un condotto verticale”, a sua volta collegato con il tunnel sotterraneo.

Guzman, era stato catturato nel 2014 in un condominio di Mazatlan, nell’ovest del Messico. Il boss, negli Stati Uniti, era nella lista dei principali ricercati della Drug Enforcement Administration e affronta diverse accuse per traffico di droga. Il cartello che ha guidato, quello di Sinaloa, è fra i protagonisti della sanguinosa guerra della droga che ha interessato diverse parti del Messico negli ultimi anni e il suo traffico internazionale di stupefacenti va dal Nord America all’Europa all’Australia.