Milano, 10 lug. (LaPresse/Xinhua) – Il Parlamento greco darà già oggi un suo via libera al Governo Tsipras per trattate con i creditori, partendo dal piano proposto questa notte. Nikos Filis, portavoce di Syriza, ha dichiarato: “Oggi riferiremo in Parlamento”. Alexis Tsipras ha chiesto un voto del Parlamento prima di andare a Bruxelles dove domani si terrà l’Eurogruppo e domenica sarà la volta del Consiglio europeo.

Le riforme: Iva, tasse e pensioni. E’ arrivata questa notte la proposta del governo di Atene per evitare il Grexit. Target del piano un avanzo primario dell’1% quest’anno, per arrivare al 3,5% del Pil nel 2018. Per riuscirci Tsipras mette sul piatto un aumento dell’Iva e altre tasse, riforma delle pensioni e della P.a., privatizzazioni. Per quanto riguarda l’Iva la proposta è quella di unificare l’aliquota al 23%, con la sola esclusione di alcuni beni primari, farmaci e hotel che avranno aliquote privilegiate del 13% o del 6%. Sarà soprattutto abolita ogni forma di agevolazione per le isole, fino ad ora privilegiate. La manovra vale un punto di Pil. Le imposte sulle imprese saliranno dal 26 al 28%, ridotte anche le spese militai di 100 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016.

Sul fronte pensioni la nuova riforma punta soprattutto a disincentivare gli addii al lavoro anticipati. Sulla P.a. si punta a ridurre evasione fiscale con sistemi più moderni di pagamento. Sul fronte del lavoro si punta a ridurre a i contratti ed a una apertura del mercato delle professioni finora protette, ad esempio ingegneri, notai, avvocati oltre ad una liberalizzazione di alcuni settori come i noleggi per turisti. Le liberalizzazioni coinvolgeranno anche il settore dei trasporti e delle autostrade, oltre che i porti del Pire e di Salonicco che saranno privatizzati già ad ottobre. Concluse le negoziazioni a livello europeo, il documento dovrà essere approvato dal Parlamento. Domani il documento sarà sottoposto all’Eurogruppo e domenica al Consiglio europeo.

Il gruppo parlamentare di Syriza si è riunito per studiare il pacchetto di proposte presentate dal governo la scorsa notte, e che stasera saranno sottoposte al voto del Parlamento, nel tentativo di conquistare la fiducia dei partner europei in vista dei vertici del fine settimana. Nel suo gruppo parlamentare, Tsipras negli ultimi mesi ha registrato grandi proteste contro i possibili tagli. Anche per questo l’obiettivo del premier è costringere anche i partiti di opposizione a dare un chiaro mandato per la trattativa.

“Siamo di fronte a una decisione cruciale. Abbiamo bisogno di un mandato per ottenere un miglior accordo rispetto all’ultimo che ci ha proposto l’Eurogruppo, ma non abbiamo bisogno di un mandato per uscire dall’eurozona. In questa decisione siamo tutti insieme”. E’ quanto avrebbe detto Alexis Tsipras parlando con i parlamentari Syriza in Parlamento ad Atene, stando a quanto riportato da un portavoce del Governo, in vista del possibile voto del Parlamento per trattare sulla base del piano di riforme annunciato stanotte.

Il ministro degli interni greco, Nikos Voutsis, si dice ottimista sulla possibilità da parte del suo Governo di “ottenere un buon accordo” con i creditori grazie alle misure varate stanotte. “Ne discuteremo e sono ottimista che tutto andrà been” ha detto parlando con i giornalisti, prima di entrare in Parlamento.

Ma in Germania ci sono già molti dubbi sulla credibilità del piano di riforme presentato dal Governo Tsipras. “Chi garantisce che queste riforme saranno realizzate?” si è chiesto Ralph Brinkhaus, leader dei consevatori che appoggiano Angela Merkel parlando alla Zdf. Hans-Peter Friedrich, alla Deutschlandfunk radio si è chiesto: “Il Governo greco sta imbrogliando noi, o il suo popolo?”. Brinkhaus, si è detto scettico sulla rimodulazione del debito: “Analizzeremo con calma questo pacchetto di proposte nei prossimi giorni”, ma l’haircut viene definita un’opzione rischiosa.

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