Hollande: Porta aperta, Tsipras faccia proposte Tsakalotos ministro al posto di Varoufakis

Atene (Grecia), 6 lug. (LaPresse/Reuters) – “La porta rimane aperta, ma ora tocca a Tsipras fare delle proposte” così in conferenza stampa congiunta i leader di Francia e Germania Hollande e Merkel, dopo il risultato di ieri del referendum greco che ridà linfa alle posizioni di Tsipras. Ieri la Grecia ha detto’no’ ai creditori e si prepara a rinegoziare l’accordo mentre le banche rimarranno ancora chiuse fino a mercoledì. Però il premier Tsipras, dopo aver incontrato le forze politiche, ha avuto il mandato politico da cinque partiti per negoziare l’accordo.

Al governo greco c’è stato però un cambio della guardia: dopo la vittoria di ieri il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis (leggi il ritratto) , ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, lasciando spazio a Euclidis Tsakalotos (e oggi ha lasciato di fatto il ministero FOTO) , affermando che il premier Alexis Tripras crede che questo appianerà la via per siglare un accordo con i creditori internazionali. Dimissioni accettate dal premier greco che lo ha ringraziato per il suo “instancabile impegno” in difesa della Grecia nei negoziati con i creditori. Felice delle dimissioni il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che sottolinea come queste siano utili a far riprendere i negoziati. MentreTsipras oggi avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente della Bce Mario Draghi è pronta la riunione dell’Eurogruppo. Già domani alle 13 a Bruxelles “I ministri si aspettano nuove proposte da parte delle autorità greche” si legge nella nota di convocazione. E proprio domani Tsipras annuncerà le nuove proposte, come concordato durante un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel.



Mandato a Tsipras. I leader politici di cinque partiti greci, ad eccezione di quello comunista e quello neo-nazista, hanno dato mandato al presidente del consiglio, Alexis Tsipras, di negoziare a Bruxelles per arrivare a un accordo. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, e presidente di Greci Indipendenti, Panos Kamenos. “Tutti i leader politici hanno dato mandato al presidente del Consiglio di andare a Bruxelles domani per negoziare. L’accordo è una l’unica via”, ha detto Kamenos dopo la riunione dei capi politici greci che è durata sette ore.

Banche ancora chiuse. Le banche greche rimarranno chiuse martedì e mercoledì e il limite ai prelievi bancomat resterà di 60 euro giornalieri. Lo ha detto il presidente dell’associazione bancaria greca, Louka Katseli, dopo un incontro al Ministero delle Finanze ellenico. “Abbiamo decisio di estendere la chiusura delle banche di due giorni”, ha affermato Katseli. Gli istituti di credito greci sono rimasti chiusi per tutto il corso della settimana passata e avrebbero dovuto riaprire domani.

Berlino: E’ ancora nell’eurozona, sta ad Atene rimanerci. “La Grecia è nella zona euro ed è nelle mani della Grecia e del suo governo l’eventualità che le cose restino così”. Lo ha detto Steffen Siebert, portavoce del governo tedesco. La porta resta aperta”. Nel referendum oltre il 61% dei greci ha scelto di respingere la proposta di accordo delle istituzioni (Fmi, Ue e Bce), dicendo ‘Oxi’, cioè no in greco, dopo cinque anni di austerità e mesi di negoziati convulsi.

Banche chiuse ancora fino a venerdì. Il governo greco prevede di estendere la chiusura delle banche elleniche almeno per qualche giorno ancora. Lo hanno riferito quattro fonti bancarie a seguito di una riunione tra alcuni banchieri e il Ministero delle Finanze. “La chiusura della banche sarà estesa almeno fino a venerdì o a lunedì prossimo”, ha detto uno dei banchieri a Reuters. Il decreto di chiusura scade oggi e il governo dovrebbe emettere un nuovo decreto per allungare la serrata, iniziata la scorsa settimana.

I festeggiamenti. Migliaia di persone si sono raccolte per festeggiare a piazza Syntagma, nel centro di Atene, davanti al Parlamento. “Oggi il popolo greco non ha risposto se dobbiamo rimanere dentro o fuori dall’euro, e questa domanda è fuori dalla discussione, ma il popolo greco ha dato risposta su quale Europa vuole, cioè un’Europa di solidarietà e democrazia”, ha detto il premier greco Alexis Tsipras in serata, aggiungendo che da domani si torna al tavolo delle trattative e bisognerà affrontare anche la questione del debito.

La posizione del governo è chiara: non ci sono “né vincitori né vinti” e da domani riprendono i colloqui per arrivare a un accordo al più presto, anche entro 48 ore. “Faremo ogni sforzo” per raggiungere presto l’intesa, ha spiegato il portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis, dicendo che Atene vuole riprendere immediatamente i colloqui. “

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, affermando che il premier Alexis Tripras crede questo appianerà la via per siglare un accordo con i creditori internazionali.

Le dimissioni di Varoufakis. In una nota, l’ormai ex ministro delle Finanze ha dichiarato che gli è “stato comunicato” che alcuni membri dell’eurozona non lo considerano benvenuto agli incontri dei ministri delle Finanze. Per questo ha deciso di lasciare l’incarico è “una idea che il premier giudica potenzialmente utile per raggiungere un accordo”. “Per questo motivo oggi sto lasciando il ministero delle Finanze”, ha affermato. “Considero mio compito aiutare Alexis Tsipras a utilizzare, come gli ritiene opportuno, il capitale che il popolo greco gli ha concesso ieri attraverso il referendum”, ha dichiarato Varoufakis. “Porterò con orgoglio il disprezzo dei creditori”, ha proseguito.



Dombrovskis: Il posto di Atene è in Europa. “Il posto della Grecia è e reta in Europa e nell’eurozona”. Così ha commentato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la vittoria del ‘no’ al referendum greco. Secondo Dombrovskis, però, ora “tutti devono lavorare in modo responsabile”.