Washington (Usa), 19 giu. (LaPresse) – Il 21enne Dylann Roof dopo aver confessato di essere responsabile della sparatoria avvenuta in una chiesa metodista afroamericana di Charleston è stato incriminato per nove capi di imputazione di omicidio e uno di possesso di arma da fuoco. Ad annunciarlo la polizia di Charleston. Le accuse di omicidio sono tante quante le vittime che hanno perso la vita nella sparatoria. Secondo una delle fonti riportate dalla Cnn il giovane, bianco, avrebbe detto agli investigatori che voleva avviare una guerra di razza.
Il coinquiino: pianificava da mesi. Il responsabile della sparatoria di Charleston, in South Carolina, “pianificava qualcosa del genere da sei mesi”. È quanto ha raccontato ad Abcnews Dalton Tyler, il compagno di stanza di Dylann Roof, il 21enne bianco arrestato per la sparatoria nella chiesa metodista afroamericana. “Dylann Roof diceva di voler scatenare una guerra civile e che avrebbe fatto qualcosa del genere e poi si sarebbe ucciso”, ha detto Tyler. “Era fissato con la segregazione ed altre cose del genere”, ha aggiunto. Il giovane dice di avere visto il killer fino alla scorsa settimana.