Regno Unito, governo accelera contro mutilazioni genitali femminili

Londra (Regno Unito), 14 giu. (LaPresse/PA) – Il governo britannico accelera sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili, con misure che il premier David Cameron vuole passino entro poche settimane in Parlamento. Lo ha riferito l’Observer. Facendo passare la legge prima delle vacanze scolastiche estive, secondo Cameron, si impedirà che molte bambine di origine straniera siano portate all’estero per subire la pratica duramente condannata a livello internazionale e dall’Organizzazione mondiale per la sanità. “Le mutilazioni genitali femminili – ha detto Cameron all’Observer – sono una pratica barbara e crudele. Lo scorso anno al summit globale di Londra ho detto che non ci saremmo fermati sino a quando questa orribile pratica non sarà fermata ovunque”. Ha proseguito: “Il fatto che accada nel nostro Paese, a giovani donne e bambine, mi fa stare male e mi sconvolge. Questi nuovi provvedimenti contribuiranno alla lotta contro questo terribile abuso”.

Le misure permetteranno alle autorità locali, agli operatori del sociale e alla polizia di chiedere direttamente ai giudici di ritirare immediatamente passaporto o documenti di viaggio a chiunque sia sospettato di voler portare all’estero bambine per costringerle alle mutilazioni. I provvedimenti avrebbero dovuto essere presentati alle Camere di Londra più avanti nell’anno, ma Cameron ha deciso di agire prima. Riceveranno, secondo le previsioni, sostegno bipartisan. In precedenza, quest’anno, il Labour aveva affermato che chi incoraggia le mutilazioni femminili debba essere considerato un criminale.

Un portavoce della National Society for the Prevention of Cruelty to Children, organizzazione britannica per la protezione dei bambini, ha elogiato l’accelerata. “Le mutilazioni genitali femminili sono una pratica barbara, che lascia le vittime fisicamente e mentalmente segnate. Non hanno posto in nessuna società e ogni nuova misura destinata a sradicarle sono benvenute”, ha dichiarato un portavoce. Ha aggiunto, a proposito dei tempi dei provvedimenti: “Sappiamo che il rischio è particolarmente accresciuto per le bambine durante le vacanze scolastiche, quindi è giusto che le autorità prendano di mira quei periodi”.