Dal nostro inviato Fabio De Ponte
Garmisch-Partenkirchen (Germania), 7 giu. (LaPresse) – Si è conclusa senza incidenti la prima giornata di manifestazioni contro il G7 ieri a Garmisch-Partenkirchen, località turistica a una quindicina di chilometri da Schloss Elamu, dove si trova il castello che ospita il vertice. Alcune migliaia di dimostranti hanno sfilato per le vie del borgo, tra villette e baite di montagna col tetto a punta, le verande di legno, gli affreschi bavaresi sulle facciate. Imponente il dispositivo di sicurezza. Il numero di agenti che accompagnava il corteo era largamente superiore a quello dei partecipanti stessi. Centinaia i furgoni delle forze dell’ordine pronti a intervenire, parcheggiati nelle vie periferiche della cittadina, distante dal percorso della dimostrazione. Diverse ambulanze a seguire il corteo, altre decine pronte in un parcheggio poco visibile un paio di chilometri più in là.
L’unico momento di tensione ieri si è registrato quando i manifestanti hanno tentato di imboccare la via che porta verso Schloss Elamu. Per sfondare il blocco della polizia hanno lanciato delle tende automontanti, di quelle che si tirano in aria e cadono già montate. L’effetto non è stato molto efficace: la polizia è riuscita subito a bloccare l’avanzata e a respingere i dimostranti e le tende sono finite distrutte. Ma la mossa ha rappresentato un diversivo che ha sorpreso la polizia per qualche secondo, e in altro contesto avrebbe potuto fare la differenza.
Nell’operazione una ragazza è stata bloccata dalla polizia e un’altra è finita a terra. Per lei è stato necessario l’intervento dei sanitari. In serata, però, la polizia ha fatto sapere che la giornata si è conclusa senza alcun arresto. Mentre si svolgeva il corteo, gli agenti hanno compiuto un blitz presso l’accampamento dei dimostranti. Quelli di loro che erano presenti sono fuggiti e la polizia, correndo, ha travolto numerose tende. Oggi i dimostranti, favoriti dal meteo – contrariamente alle previsioni il cielo è limpido – potrebbero cercare di raggiungere il castello. In questo caso potrebbero tentare la via dei boschi e questo potrebbe dare vita a una battaglia simile a quella dei No Tav in Val Susa.
Non tutti però sono di quest’idea: “Il problema non è fermare il G7, lo farebbero altrove. Il problema è cambiare le loro politiche”, spiega Tomas Rodl, portavoce di Dfg-Vf, un’organizzazione pacifista tedesca. Sulla cinquantina, la barba bianca, dice: “Non possiamo immaginare di bloccare il G7, non ci lascerebbero neanche avvicinare e comunque non cambierebbe niente. Siamo qui per parlare alle persone”. E le cose da dire sono tante, sottolineano Amy e Maria, due giovani insegnanti statunitensi: “Siamo qui – spiega la prima – per protestare contro il Ttip e contro l’introduzione degli ogm in Europa. Siamo in Germania da otto anni. Io sono californiana e lei è del Wisconsin”. “Siamo venute qui – dice l’altra – proprio perché in Europa la situazione è diversa. Non si mangia cibo spazzatura, il lavoratori hanno dei diritti, i sindacati sono forti. Il Ttip spazzerà via tutto, diventerà anche qui come in America. Siamo scappate e ora ci ritroveremo tutto anche qui. Bisogna bloccarlo”.