Scandalo nella Fifa: 7 arresti in Svizzera Procuratore Usa: Calcio corrotto da 20 anni

Washington (Usa), 27 mag. (LaPresse/EFE) – Terremoto nella Fifa: sette dirigenti sono stati arrestati oggi in Svizzera su richiesta della giustizia degli Stati Uniti, che ne ha richiesto l’estradizione per presunta corruzione (FOTO) . Secondo quanto riporta Reuters sono attualmente detenuti in attesa di estradizione Eugenio Figueredo, Eduardo Li, Jose Maria Marin, Julio Rocha, Costas Takkas, Jeffrey Webb e Rafael Esquivel (guarda il video). Secondo il segretario generale Loretta Lynch la vicenda riguarda una corruzione “emergente, sistemica ed ben radicata negli Stati Uniti e all’estero”. Le indagini sono in corso anche a Miami, in Florida, nei quartier generali della Concacaf (SCHEDA: chi sono i dirigenti al centro delle indagini).

Uefa chiede rinvio elezioni Fifa. La Uefa ha chiesto ufficialmente che le elezioni a presidente della Fifa in programma venerdì 29 maggio vengano rinviate dopo lo scandalo odierno che ha portato all’arresto di sette persone tra dirigenti e imprenditori, accusati di corruzione. Lo ha annunciato il segretario generale della Uega Gianni Infantino. Le elezioni sono in programma venerdì a Zurigo, i candidati sono il presidente uscente Sepp Blatter e il principe di Giordania Ali bin Al Hussein. “Crediamo fortemente che il Congresso della Fifa dovrebbe essere rinviato con nuove elezioni da organizzare nei prossimi sei mesi”, ha detto Infantino ai giornalisti all’Hotel Sheraton.

Procuratore Usa: “Calcio corrotto”. “L’indagine riguarda alcuni membri della Fifa per evitare frodi a livello internazionale. Vogliamo che il calcio resti libero e aperto a tutti, invece lo hanno corrotto. Dobbiamo far terminare questa pratica illegale”. Lo ha detto il procuratore generale degli Stati Uniti Loretta Lynch in conferenza stampa a proposito dell’arresto di sette funzionari della Fifa per corruzione. “Le accuse sono quelle di tangenti e corruzione nel mondo del calcio, si parla della Fifa”, ha aggiunto. “E’ un sistema generalizzato che interessa gli ultimi 20 anni” ha continuato Lynch. “Parliamo di persone che hanno ricevuto milioni di dollari per organizzare tornei in tutto il Mondo. La frode fiscale è solo un delle accuse mosse agli individui coinvolti”, ha proseguito il procuratore Lynch. Ad esempio è emerso una corruzione per la “vendita di diritti per i tornei ad alcune aziende di marketing, le stesse che che poi le rivendevano ad alcune emittenti tv”. Il procuratore Lynch ha spiegato che le persone coinvolte “hanno utilizzato le loro posizioni di potere nelle organizzazioni per ottenere vantaggi dalla vendita di questi tornei e lo hanno fatto in maniera persistente”. “Anche prima dei Mondiali in Africa, dirigenti della Fifa hanno preso tangenti per accordi di sponsorizzazione”, ha detto il procuratore.

Indagini durate 4 anni. Il sistema di corruzione e tangenti che coinvolge i vertici della Fifa “va avanti da vent’anni”, mentre al lavoro di indagine per portarlo alla luce e rivelato oggi “abbiamo lavorato per almeno quattro anni e due persone già si sono dichiarati colpevoli”. Lynch ha confermato che Blatter non è coinvolto negli arresti.



Tangenti per Sudafrica 2010. Nella maxi indagine sulla corruzione all’interno della Fifa, “le accuse principali sono quelle emerse nei confronti della Concacaf (la Confederazione calcio del Nord, Centroamerica e Caraibi, ndr) e dell’Associazione sudamericana, ma c’è anche un giro di tangenti che ha riguardato la Coppa del mondo del 2010”, in particolare la “selezione del Sudafrica che ha poi ha ospitato la Coppa”. Così Richard Weber, capo indagini fiscale Usa, nel corso di una conferenza stampa.

L’ex vice presidente della Fifa Jack Warner, tra le persone coinvolte nella maxi indagine corruzione sul massimo organismo del calcio mondiale, ha richiesto 10 milioni di dollari in tangenti al governo sudafricano per l’assegnazione dei Mondiali 2010. Questa l’accusa lanciata dal dipartimento di Giustizia Usa e rivelata nel corso della conferenza stampa sull’indagine. Warner è stato anche presidente della Concacaf, la Confederazione calcio del Nord, Centroamerica e Caraibi, ed è stato ministro della Sicurezza nazionale di Trinidad e Tobago dal 2010 al 2013.



Operazione all’alba. L’operazione è stata portata a termine nelle prime ore del mattino dalla polizia svizzera nel lussuoso hotel Baur au Lac a Zurigo: dopo avere richiesto le chiavi alla reception gli agenti si sono diretti verso le stanze e hanno effettuato gli arresti. Le accuse che la giustizia Usa presenta contro i dirigenti del calcio mondiale ruotano intorno a una presunta “corruzione generalizzata negli ultimi due decenni” in relazione all’attribuzione di sedi come quelle dei Mondiali di calcio e di accordi commerciali e diritti televisivi.



Indagini sull’assegnazione dei mondiali. Dopo gli arresti anche le autorità svizzere hanno aperto un’indagine in sede penale a carico di ignoti, nello specifico “per sospetti di cattiva gestione e riciclaggio di denaro in relazione all’assegnazione della sede dei Mondiali di calcio del 2018 e 2022”. È quanto riferisce il procuratore generale svizzero.



Le accuse includono frode, associazione a delinquere e riciclaggio di denaro e sono dirette contro “membri del potente comitato esecutivo della Fifa, che raccoglie un potere enorme e porta a termine i suoi affari in gran parte in segreto”. L’operazione del dipartimento della Giustizia Usa coinvolge diversi dirigenti del calcio mondiale, ma non tutti questi si trovavano a Zurigo per il Congresso della Fifa.



Gli arresti. Sono sette i funzionari Fifa arrestati in Svizzera: a riferirlo è stato in mattinata una nota l’Ufficio federale svizzero della giustizia (FOJ). “I funzionari del calcio sono stati arrestati oggi a Zurigo dalla polizia cantonale di Zurigo. I mandati d’arresto del FOJ erano stati emessi su richiesta delle autorità Usa”, si legge nella nota, che spiega che “l’ufficio dell’attorney Usa per il distretto orientale di New York sta indagando su questi soggetti per il sospetto che abbiano accettato tangenti e mazzette fra l’inizio degli anni ’90 e oggi”. Secondo quanto apprende Press Association fra gli arrestati c’è anche il vice presidente della Fifa Jeffrey Webb.



Quanto alla estradizione degli arrestati negli Stati Uniti, spiegano le autorità svizzere, la decisione potrebbe arrivare immediatamente. “La polizia cantonale di Zurigo interrogherà i fermati oggi per conto del FOJ a proposito della richiesta Usa del loro arresto”, si legge nella nota. “Una procedura semplificata sarà applicata alle persone ricercate che acconsentono all’estradizione immediata. Il FOJ potrà approvare immediatamente la loro estradizione in Usa e ordinare l’esecuzione dell’estradizione stessa”, spiega l’ufficio svizzero. Se invece una persona ricercata si opporrà all’estradizione, “il FOJ inviterà gli Usa a presentare unarichiesta formale di estradizione entro la scadenza dei 40 giorni prevista dal trattato bilaterale di estradizione”.



Dopo gli arresti la Fifa è intervenuta ribadendo di essere parte lesa nella vicenda: “Noi siamo parte lesa.Ribadisco che la Fifa è in questo caso la parte danneggiata (guarda il video). Stiamo cooperando e fornendo le informazioni che ci hanno richiesto ai membri dell’ufficio del procuratore. E’ nel nostro interesse rispondere alle domande ancora aperte alla luce delle accuse lanciate”. Questo quanto detto il conferenza stampa Walter De Gregorio, direttore della comunicazione della Fifa, commentando l’arresto di sei funzionari in Svizzera su richiesta degli Stati Uniti. La Fifa, ha aggiunto De Gregorio, “ha accolto favorevolmente il procedimento e sta cooperando con ilprocuratore e con l’ufficio federale di giustizia”. De Gregorio ha spiegato che non ci sono state perquisizioni all’interno della sede della Fifa e che la federazione ha “risposto a tutte le richieste di informazioni ricevute”.



Il presidente della Fifa Joseph Blatter “non sta ballando nel suo ufficio” e “non è un uomo felice” in questo momento ma “è collaborativo con tutti”. Così in conferenza stampa Walter De Gregorio, direttore della comunicazione della Fifa, rispondendo a un giornalista che gli chiedeva di chiarire come mai avesse detto che Blatter era “rilassato”.



Svizzera blocca conti bancari.
L’ufficio federale svizzero di Giustizia ha reso noto di aver bloccato diversi conti bancari nel Paese dopo l’arresto di nove alti funzionari Fifa nell’inchiesta per corruzione partita dagli Usa. Il dipartimento ha spiegato che l’azione è stata presa “in banche attraverso le quali passavano le tangenti”.