Portogallo,ex premier Socrates detenuto da 6 mesi: attesa per processo

Lisbona (Portogallo), 25 mag. (LaPresse/EFE) – Sono passati sei mesi da quando l’ex primo ministro portoghese José Socrates metteva piede nel carcere di Evora, una detenzione preventiva in attesa di sapere se si aprirà o meno il processo nei suoi confronti. La legge portoghese permette di prolungare la detenzione preventiva fino a 12 mesi in certi casi, quindi la procura ha tempo fino al 25 novembre per confermare le accuse e aprire il processo, oppure permettere la scarcerazione dell’ex premier.

Dei sette sospettati, attualmente solo Socrates continua a rimanere in carcere, situazione che ha fatto parlare alcuni di cospirazione nei suoi confronti legata allo scenario politico del Portogallo, dove si terranno le elezioni a fine anno. L’ultimo a uscire di prigione è stato un amico personale dell’ex premier, l’imprenditore Carlos Santos Silva, rilasciato venerdì scorso per ordine del giudice e attualmente ai domiciliari. Fuori dal carcere anche la moglie di Santos Silva, Ines Ponte do Rosßrio; l’autista dell’ex primo ministro, Joao Perna; il suo avvocato, Gonçalo Trindade Ferreira; l’amministratore dell’azienda farmaceutica Octapharma, Paulo Lalanda Castro (per cui lavorava proprio il primo ministro) e l’amministratore del Grupo Lena, Joaquim Barroca.

Socrates venne arrestato lo scorso 21 novembre all’aeroporto di Lisbona, di ritorno da Parigi. Dopo l’arresto fu sottoposto a un interrogatorio durato diversi giorni, poiché accusato di presunta partecipazione ai reati di frode fiscale, corruzione e riciclaggio. Secondo il giudice esiste la possibilità che possa distruggere delle prove o minare le indagini. L’avvocato difensore dell’ex capo di governo, Joao Araújo, ha già presentato vari ricorsi negli ultimi mesi per ottenere la scarcerazione.