Gentiloni: L’Italia è preoccupata, bisogna verificare la strategia anti-Isis

Riga (Lettonia), 22 mag. (LaPresse) – “Il Governo italiano è preoccupato non solo per quello che succede in Siria, ma anche per la situazione in Iraq. Tra qualche giorno a Parigi ci sarà la riunione del gruppo di testa della coalizione anti-Daesh (acronimo arabo per Stato islamico, ndr) e sarà fondamentale una verifica della strategia che stiamo portando avanti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a margine del vertice di Riga sul partenariato orientale. Mercoledì lo Stato islamico ha preso il controllo dell’antica città siriana di Palmira, sconfiggendo l’esercito siriano e le milizie alleate, che sono state costrette a ritirarsi.

L’allarme è non solo per la popolazione, che in gran parte è fuggita o è stata evacuata ieri dall’esercito, ma per la preziosa zona archeologica, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Per ora non si hanno notizie su cosa i jihadisti stiano facendo nell’area delle rovine, mentre nei giorni scorsi le autorità siriane hanno messo in salvo quanti più reperti e statue possibili, per evitarne la distruzione. Oltre a Palmira, lo Stato islamico ha preso nella notte il controllo dell’ultimo valico con l’Iraq che ancora era in mano al regime di Bashar Assad, quello di al-Tanf nella provincia di Homs (al-Waleed per gli iracheni).

Le forze siriane si erano ritirate, così come quelle irachene nella provincia di Anbar oltre confine, quindi gli estremisti hanno avuto campo libero. Dopo aver conquistato la scorsa settimana Ramadi in Iraq, in un duro colpo al governo di Baghdad, oggi gli islamisti hanno segnato altre vittorie in Siria. Controllano l’impianto di gas T3 e l’ospedale di Yisr al-Shogur nel nord, che assediavano da oltre un mese, i villaggi di al-Sujna e al-Ameriya, i giacimenti di gas di al-Arak e al-Hil. In questo modo è nelle loro mani più della metà del territorio siriano, oltre 95mila metri quadri, secondo l’Osservatorio.