Washington (Usa), 30 apr. (LaPresse/Reuters) – Freddie Gray, la cui morte in custodia alla polizia ha scatenato proteste a Baltimora, stava “dando colpi alle pareti” del furgone in cui era stato rinchiuso e “tentando di farsi del male volontariamente”. Lo ha raccontato una persona che era stata arrestata e veniva trasportata con lui, secondo quanto riporta il Washington Post. Il testimone, ora in cella, era separato da Gray tramite una barriera metallica e non poteva vederlo. Il 25enne fu trovato privo di coscienza quando arrivò alla stazione di polizia, i 12 aprile. Aveva riportato lesioni alla colonna vertebrale e morì una settimana dopo.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse