Rep. Centrafricana, Parigi indaga su presunti abusi di soldati su bimbi

Parigi (Francia), 29 apr. (LaPresse/Reuters) – Una fonte giuridica francese ha aggiunto che l’ufficio del procuratore ha ricevuto il rapporto nel luglio 2014 e ha lanciato le indagini per stabilire se ci siano stati abusi su minori. Gli investigatori, ha aggiunto, hanno chiesto la collaborazione delle autorità centrafricane. Il rapporto, scrive il Guardian, si intitola ‘Abusi sessuali su bambini da parte delle Forze armate internazionali’ e raccoglie dettagli su stupri e violenze da parte di militari francesi che lavorano a fianco della missione di peacekeeping Onu nel Paese africano.

Le molestie risalirebbero al periodo tra il dicembre 2013 e il giugno 2014, in un centro per sfollati interni al Paese all’aeroporto M’Poko della capitale Bangui, ha riferito il Guardian. Parigi è intervenuta nella sua ex colonia oltre due anni fa, per far fronte alle violenze tra milizie cristiane e i ribelli Seleka, in maggioranza musulmani. Ha iniziato a ritirare parte dei 2mila militari quest’anno, cedendo la gestione delle operazioni ai caschi blu.

La Francia prenderà tutte le misure necessarie per assicurare che emerga la verità sui presunti abusi, ha dichiarato il ministero della Difesa di Parigi. Afferma, in una nota congiunta con il ministero degli Esteri, di “aver preso, e che prenderà nel futuro, tutte le misure necessarie per assicurare che la verità venga a galla. Se sarà provato che le accuse sono vere, assicurerà che le più dure sanzioni siano imposte ai responsabili per quella che sarebbe una terribile violazione dei valori di un soldato”. La dichiarazione precisa inoltre che il governo francese è stato messo al corrente delle accuse nel luglio 2014 dall’Alta commissione per i diritti umani Onu.

Un dipendente delle Nazioni unite ha ammesso di aver consegnato alle autorità francesi il dossier non rivisto sull’indagine, in quella che è stata una “grave violazione del protocollo”, hanno dichiarato le Nazioni unite. “La versione non editata, per ammissione del membro dello staff, è stata fornita non ufficialmente da lui alle autorità francesi nello scorso luglio”, ha dichiarato un portavoce Onu in una nota. “Questo costituisce una grave violazione del protocollo che, come è ben noto a tutti i funzionari Ohchr, richiede la revisione di tutte le informazioni che possano mettere in pericolo vittime, testimoni e investigatori”, ha affermato.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse