Lisbona (Portogallo), 28 apr. (LaPresse/EFE) – Gonçalo Amaral, l’ex commissario della polizia portoghese che indagò sul caso di Madeleine McCann, è stato condannato al pagamento di un risarcimento da 500mila euro ai genitori della bambina britannica per i danni morali causati dal suo libro ‘Maddie, la verità della menzogna’. Il tribunale civile di Lisbona ha inoltre vietato la vendita e le nuove edizioni del libro, in cui si difende la tesi secondo cui la bimba sarebbe morta in un incidente e i genitori avrebbero deciso di nascondere il cadavere. Maddie McCann, che all’epoca aveva 3 anni, scomparve il 3 maggio del 2007 ad Algarve, in Portogallo, dove era in vacanza con la famiglia.
Il suo caso è stato molto seguito in Portogallo e nel Regno Unito, ma anche nel resto del mondo. Le vendite del libro di Amaral furono vietate da un altro tribunale portoghese a febbraio del 2010, ma la decisione fu annullata nell’ottobre dello stesso anno a seguito di un ricorso presentato dall’autore. Stavolta la giustizia portoghese ha accolto la denuncia della coppia McCann, che ha sempre sostenuto che la figlia fu rapita.
I due hanno già ricevuto risarcimenti da vari media britannici che avevano ipotizzato un legame tra i genitori e la scomparsa della bambina. La decisione del tribunale di Lisbona riguarda anche il documentario basato sull’opera di Amaral. Il caso della scomparsa di Madeleine, chiuso inizialmente a luglio del 2008, era stato riaperto a ottobre del 2013 dopo che un nuovo team di investigatori aveva trovato altre prove.