Polonia, schianto aereo Kaczynski: piloti costretti ad atterrare

Varsavia (Polonia), 7 apr. (LaPresse/Reuters) – Nei minuti prima dello schianto aereo del 10 aprile 2010 a Smolensk, in Russia, in cui persero la vita il presidente polacco Lech Kaczynski e altre 95 persone, alcuni membri dell’entourage del capo dello Stato avrebbero chiesto ai piloti di atterrare nonostante la fitta nebbia. È quanto emerge da una trascrizione delle conversazioni nella cabina di pilotaggio diffusa dalla radio polacca Rmf Fm.

Secondo la trascrizione, membri dell’equipaggio chiesero più volte ad alcune persone di stare in silenzio oppure di lasciare la cabina di pilotaggio. Durante il volo sarebbe stato anche consumato dell’alcol, anche se non da membri dell’equipaggio. Oltre a Kaczynski e a sua moglie, nello schianto furono uccisi il governatore della Banca centrale polacca, comandanti dell’esercito e altri ufficiali. L’indagine è ancora in corso.

Un portavoce della procura militare di Varsavia, Marcin Maksjan, ha fatto sapere che la trascrizione è inesatta in alcune parti, ma non ha precisato in quali. Secondo quanto riferito da Rmf Fm, i piloti erano preoccupati e stavano valutando se tornare indietro o recarsi verso un altro aeroporto, ma alcuni ufficiali, tra cui il comandante dell’aeronautica polacca Andrzej Blasik, gli chiesero di atterrare a Smolensk.

Kaczynski e gli altri funzionari erano diretti a una cerimonia commemorativa del massacro di Katyn del 1940, in cui agenti sovietici uccisero migliaia di ufficiali polacchi in una foresta nella Russia occidentale.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse