Parigi (Francia), 3 apr. (LaPresse/EFE) – Anche i dati della seconda scatola nera dell’Airbus A320 della Germanwings, caduto sulle Alpi francesi, confermano un’azione deliberata del copilota per far cadere il velivolo. Lo fa sapere la Bea, l’Ufficio di inchiesta e analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese, che si sta occupando di compiere le analisi. “Una prima lettura – si legge in una nota della Bea – rivela che il pilota presente in cabina ha utilizzato il pilota automatico affinché l’aereo scendesse fino a un’altitudine di 100 piedi (circa 30 metri, ndr) e che, varie volte durante la discesa, ha modificato le impostazioni per aumentare la velocità del velivolo”.
La seconda scatola nera è stata trovata ieri nel luogo dell’incidente e portata nella notte a Parigi, nella sede della Bea. Ora gli esperti proseguiranno le analisi per stabilire “lo sviluppo de facto” del volo partito da Barcellona il 24 marzo con 150 persone a bordo e che avrebbe dovuto arrivare a Düsseldorf. Il secondo dispositivo, tecnicamente Flight Data Recorder, registra i parametri tecnici delle ultime 25 ore di volo, così come la velocità, l’altitudine e le modalità di guida.