Nairobi (Kenya), 2 apr. (LaPresse/Reuters) – È di 147 morti e 79 feriti il bilancio dell’attacco lanciato da al-Shabab al campus dell’università di Garissa, nel nordest del Kenya. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Joseph Nkaissery, aggiungendo che, dopo 15 ore, sono terminate le operazioni delle forze dell’ordine per fermare l’assalto. A rivendicare l’azione è stato il gruppo militante somalo al-Shabab e in seguito il governo del Kenya ha annunciato che in quattro regioni vicino al confine con la Somalia sarà imposto il coprifuoco dal tramonto all’alba.
QUATTRO MILITANTI UCCISI; TAGLIA SU COMANDANTE. Il ministero dell’Interno kenyota, ore dopo l’attacco e mentre l’assedio al campus proseguiva, ha annunciato che quattro militanti sono stati uccisi. E’ stata offerta una taglia di 215mila dollari a chi potrà fornire informazioni che porteranno all’arresto di Mohamed Mohamud, registrato come “massimo ricercato” e ritenuto l’ideatore dell’attacco.
LA DINAMICA DELL’ASSALTO. Durante la mattina gli assalitori armati con il volto coperto hanno fatto irruzione all’alba nella struttura, facendo esplodere degli ordigni. Poliziotti e soldati hanno circondato il campus e hanno avuto uno scontro a fuoco con gli assalitori. Anche in passato al-Shabab aveva lanciato attacchi a Garissa e in altre parti del Kenya.
LA MINACCIA ERA NOTA. Una studentessa del college per insegnanti di Garissa situato vicino al campus attaccato, Grace Kai, ha riferito che nei giorni scorsi le autorità avevano avvertito della possibilità di un attacco. “Alcuni estranei – ha raccontato la ragazza – erano stati visti a Garissa e si sospettava che fossero dei terroristi. Poi lunedì il nostro preside ci aveva detto che estranei erano stati visti nel nostro college. Martedì ci hanno fatto andare a casa e il college è stato chiuso, ma il campus è rimasto aperto”.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse