Turchia, uomo armato in ufficio partito Erdogan: fermato. 22 arresti dopo morte procuratore

Ankara (Turchia), 1 apr. (LaPresse) – In Turchia un uomo armato è entrato in un ufficio del partito Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) in un sobborgo di Istanbul ed è stato poi arrestato. Lo riporta l’agenzia di stampa Dogan, aggiungendo che la polizia ha isolato la strada di fronte al palazzo, nel distretto di Kartal. Intanto la polizia turca ha fermato 22 persone in seguito all’attacco di ieri al tribunale di Istanbul, in cui è morto un procuratore che era stato preso in ostaggio da due militanti del gruppo di estrema sinistra Fronte Popolare Rivoluzionario di liberazione (Dhkp-C).

IRRUZIONE ARMATA. Un uomo armato è entrato in un ufficio del partito Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) in un sobborgo di Istanbul, ed è stato poi arrestato. Lo riportano l’agenzia di stampa Dogan e Hurriyet, aggiungendo che la polizia ha isolato la strada di fronte al palazzo, nel distretto di Kartal. Secondo quanto riporta Hurriyet l’uomo ha ordinato a tutti coloro che si trovavano nel palazzo di lasciare l’edificio, prima di salire all’ultimo dei sette piani della costruzione. L’uomo ha poi rotto alcune finestre e ha appeso una bandiera turca che raffigurava una spada. L’uomo ha parlato dalla finestre alle persone che si erano riunite sotto il palazzo. Il contenuto del discorso e le sue richieste, secondo Hurriyet, non sono ancora chiari. Unità speciali della sicurezza sono entrati e hanno fermato l’uomo. In precedenza il giornale aveva parlato di due uomini armati che si erano introdotti nella sede del partito.

22 ARRESTI DOPO MORTE PROCURATORE. La polizia turca ha arrestato 22 persone in seguito all’attacco di ieri al tribunale di Istanbul, in cui è morto un procuratore che era stato preso in ostaggio da due militanti del gruppo di estrema sinistra Fronte Popolare Rivoluzionario di liberazione (Dhkp-C). Lo ha reso noto l’agenzia di stampa privata Dogan, aggiungendo che le persone arrestate sono membri del Dhkp-C e sono soprattutto studenti dell’università di Akdeniz, nella città di Mersin.

SCONTRI NELLA NOTTE. Intanto nella notte si sono verificati scontri fra polizia e dimostranti in due quartieri di Istanbul, in Turchia, dopo l’operazione della polizia in cui sono stati uccisi i due militanti di estrema sinistra che ieri hanno preso in ostaggio in tribunale il procuratore Mehmet Selim Kiraz, anch’egli morto nell’irruzione. Kiraz era a capo dell’indagine sulla morte di Berkin Elvan, il ragazzo colpito alla testa da un candelotto di lacrimogeni lanciato dalla polizia durante le proteste di Gezi Park del 2013 e morto dopo nove mesi passati in coma.

La polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti a Okmeydani, il quartiere in cui viveva Elvan, mentre nel distretto di Gazi, spesso teatro di scontri, sono stati usati anche i cannoni ad acqua per evitare che i dimostranti arrivassero a una stazione di polizia locale. I due uomini che hanno preso in ostaggio il procuratore appartenevano al Fronte Popolare Rivoluzionario di liberazione (Dhkp-C), gruppo di estrema sinistra già autore di numerosi attacchi e omicidi dalla sua fondazione negli anni ’70.

MUORE PROCURATORE PRESO IN OSTAGGIO. Il procuratore turco Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio in un tribunale di Istanbul, è morto ieri. Lo ha fatto sapere su Twitter il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Il procuratore era stato sequestrato da un commando armato del Fronte Rivoluzionario per la liberazione del popolo (Dhkp-C). Le forze di sicurezza avevano lanciato un blitz per liberarlo e hanno ucciso due assalitori. Inizialmente le autorità avevano riferito che il pubblico ministero era rimasto gravemente ferito. Una fonte medica dell’ospedale Florence Nightingale di Istanbul ha riferito all’emittente Cnn Turk che il procuratore era già morto quando è stato portato nella clinica.