Sydney (Australia), 27 mar. (LaPresse/Reuters) – Mentre gli investigatori stanno cercando di capire perché il pilota tedesco Andreas Lubitz abbia fatto schiantare l’Airbus A320 di Germanwings contro le Alpi francesi, esperti di aviazione e psicologi avvertono: non ci sono misure infallibili per evitare simili incidenti in futuro. Il settimanale tedesco Bild ha riferito oggi che il copilota 27enne aveva ricevuto cure psichiatriche per “un grave episodio di depressione” sei anni fa, mentre la procura ho confermato che era in cura per una malattia e ha mentito alla compagnia aerea.
Molti hanno quindi fatto appello per controlli più rigorosi e approfonditi sugli aspiranti piloti. Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao), l’agenzia dell’Onu che stabilisce gli standard globali, le persone che soffrono di depressione non dovrebbero pilotare aerei. Al tempo stesso l’organizzazione afferma che i test psicologici cui i membri dell’equipaggio vengono sottoposti “raramente sono utili” per prevedere possibili disturbi mentali.
TEST PSICOLOGICI. Nelle compagnie aeree asiatiche, ad esempio, i potenziali piloti sono sottoposti a rigorosi test medici, tra cui uno psicologico. Una volta assunti, devono superare almeno una volta all’anno dei controlli medici con alcune analisi psicologiche. I dipendenti hanno inoltre la possibilità di usufruire di servizi di assistenza confidenziali. Tutto questo, affermano però gli esperti, potrebbe non essere sufficiente. “Le persone hanno paura di non poter riprendere il loro lavoro” se si fanno avanti, ha detto Gail Saltz, professore di psichiatria al Weill Cornell Medical College di New York. “Vengono fatte domande sulla salute mentale, su eventi che potrebbero influenzare dal punto di vista psicologico. Ma chi ammetterebbe volontariamente qualsiasi cosa che possa portare a una sospensione della licenza?”, ha detto un pilota di una compagnia asiatica, che ha parlato a condizione di anonimato.
SPIARE I COLLEGHI. I piloti sono inoltre incoraggiati a riferire di comportamenti sospetti o di potenziali problemi dei colleghi.
“Vorreste lavorare in un ufficio in cui i colleghi vi spiano? È per questo che succede così raramente”, ha spiegato il pilota intervistato da Reuters. “Tutti hanno problemi – ha notato l’uomo – e alcuni li affrontano meglio degli altri”.
ESPERTI: IMPOSSIBILE PREVEDERE COMPORTAMENTI UMANI. David Powell, uno specialista in medicina dell’aviazione, ha riferito che soltanto dieci incidenti aerei causati da problemi di salute sono stati registrati in uno studio dell’Icao che riguarda un periodo di 20 anni. “È possibile garantire in maniera affidabile che non ci sia mai un pilota che improvvisamente, volontariamente fa schiantare un aereo?”, ha domandato Powell. “I piloti – ha affermato – sono persone altamente monitorate e controllate, ma chi può predire con certezza il comportamento degli esseri umani?”.
MAI DA SOLI. A seguito dello schianto dell’Airbus di Germanwings, alcune compagnie hanno introdotto l’obbligo della presenza di due persone nella cabina di pilotaggio durante tutto il volo, già obbligatoria negli Stati Uniti. “Non lasciare mai una persona da sola: questa è probabilmente la tecnica più efficace di prevenzione del suicidio”, ha confermato Tony Catanese, psicologo clinico al Glen Iris Psychology di Melbourne.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse