Dubai (Emirati Arabi Uniti), 25 mar. (LaPresse/Reuters) – Le truppe leali all’ex presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, hanno conquistato l’aeroporto di Aden, nel sud del Paese. Il presidente Abdo Rabbo Mansour Hadi intanto è fuggito dalla propria residenza presidenziale della stessa città, mentre i miliziani sciiti houthi avanzano rapidamente sulla città, dove sono arrivati a meno di 20 chilometri di distanza. Secondo fonti dell’intelligence nazionale, Hadi si sarebbe spostato all’interno della città stessa, senza lasciarla.
Suoi collaboratori hanno dichiarato che si è spostato in una residenza nel quartiere al-Tawani, dall’altro lato di Aden, ma non è chiaro se sia rimasto lì. Hadi era fuggito dalla capitale Sanaa lo scorso mese, quando a controllarla erano gli houthi. Intanto, il dipartimento di Stato americano ha dichiarato che Hadi ha abbandonato il palazzo di Aden di sua spontanea volontà, ma di non poter dire dove si trovi. L’edificio è poi stato saccheggiato dagli abitanti della zona.
Intanto, la Casa Bianca tramite il portavoce Josh Earnest ha esortato le milizie sciite houthi a smettere di fomentare l’instabilità nel Paese. “Li invitiamo a mettere fine a quel tipo di instabilità e violenza e a cooperare con il processo delle Nazioni unite per risolvere le differenze fra le parti”, ha detto Earnest. I lealisti di Saleh, alleati agli houthi, hanno messo in guardia da interferenze straniere: lo Yemen, hanno detto, risponderà a queste ultime “con tutta la sua forza”. Secondo fonti diplomatiche, gli houthi potrebbero tentare di prendere Aden prima del summit arabo in programma questo fine settimana, per evitare il previsto tentativo dell’Arabia Saudita alleata di Hadi di raccogliere sostegno per un intervento militare.
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