Seyne Les Alpes (Francia), 25 mar. (LaPresse) – Hollande, Rajoy e Merkel promettono a una voce sola indagini accurate per capire cosa sia accaduto al volo Germanwings che ieri si è schiantato nelle Alpi francesi, causando la morte di 150 persone. I tre leader hanno parlato, fianco a fianco, in una conferenza stampa congiunta a Seyne Les Alpes, dopo aver visitato il luogo in cui l’Airbus è precipitato in Alta Provenza. “C’è la volontà di accertare le responsabilità di questo incidente”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, che così come il presidente francese François Hollande e il premier spagnolo Marianon Rajoy ha promesso sarà fatto tutto il possibile per comprendere le cause del disastro.
Il presidente francese ha assicurato anche che sarà fatto tutto quanto necessario per recuperare i corpi delle vittime, identificarli e rimpatriarli. Secondo il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius tra i passeggeri ci sono persone di almeno 13 nazionalità, in maggioranza spagnole e tedesche. Intanto, nel pomeriggio gli elicotteri hanno recuperato i primi corpi dal luogo della tragedia. Intorno alle 18.30 le operazioni sono state sospese, al calar del buio, e riprenderanno domani con la luce del giorno. Sempre domattina, nell’area arriveranno i parenti delle vittime. Lufthansa ha annunciato che due suoi aerei partiranno da Barcellona e Duesseldorf verso le 8.40 per raggiungere Marsiglia, da cui i fmiliari saranno poi trasferiti vicino al luogo dello schianto.
Durante la conferenza stampa, Hollande è anche intervenuto sul ritrovamento delle scatole nere, indispensabili per comprendere la dinamica dei fatti e le cause. Dopo che ieri è stato recuperato il Cockpit voice recorder (Cvr), dispositivo che registra i suoni e le voci attraverso i microfoni della cabina di pilotaggio, oggi alcuni media hanno riportato che sarebbe stato ritrovata anche la seconda scatola nera. “L’involucro” di quest’ultima è stato recuperato, ha detto Hollande, ma “non la scatola nera stessa”. Il direttore dell’agenzia per la sicurezza aerea Bea, Remy Jouty, ha smentito il ritrovamento. Intanto, si attendono le prime risposte dal Cockpit voice recorder, recuperato ieri e analizzato in queste ore dagli inquirenti di Parigi.
(foto Reuters)