New York (New York, Usa), 20 mar. (LaPresse/Xinhua) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha condannato con forza gli attacchi terroristici avvenuti in Yemen contro due moschee di Sanaa, e ha chiesto a “tutte le parti yemenite di cessare immediatamente tutte le azioni ostili ed esercitare la massima moderazione”. Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità con un comunicato per i tre attacchi avvenuti a Sanaa e nella provincia di Saada, che hanno causato la morte di 137 persone.
La televisione al-Maseera, gestita dagli Houthi, ha riportato che 137 persone sono rimaste uccise e 350 ferite a Sanaa e Saada. Tuttavia, il ministero dell’Interno ha riferito che almeno 120 persone sono rimaste uccise in quattro attacchi. A Sanaa, gli attentatori hanno azionato gli esplosivi in due moschee controllate dal gruppo sciita Houthi, uccidendo almeno 119 persone, secondo quanto ha riferito un funzionario della sicurezza a condizione di anonimato, aggiungendo che la maggior parte dei morti erano sostenitori del gruppo Houthi.
Il primo attacco si è verificato durante le preghiere nella moschea di Badr, nel sudest di Sanaa, mentre il secondo attentato si è verificato a un posto di blocco fuori dalla moschea di Hashoush nelle zone nordorientali, ha aggiunto. Al-Maseera ha riferito che tra le vittime c’è anche Murtada al-Mahadwari, noto leader religioso sciita responsabile della moschea di Bard e del suo centro religioso. Due comandanti Houthi sono rimasti uccisi nell’esplosione nella moschea di Hashoush.
Il gruppo ha chiesto ai cittadini di Sanaa di donare il sangue negli ospedali. I medici affermano che il bilancio dei morti potrebbe salire perché molte persone versano in gravi condizioni. Nella provincia di Saada almeno 18 persone, la maggior parte dei quali seguaci Houthi, sono rimaste uccise durante le preghiere del venerdì quando un attentatore suicida si è lasciato esplodere in una moschea nella città di Saada, la capitale della provincia di Saada.
Si tratta della prima volta che lo Stato islamico lancia attacchi in Yemen, un Paese sull’orlo della guerra civile dopo anni di conflitti. “Cinque soldati dello Stato islamico che indossavano giubbotti esplosivi hanno lanciato un’operazione suicida in Yemen. Quattro di loro si sono recati in due sedi degli sciiti Houthi nelle moschee di Badr e Hashoush nella capitale Sanaa. Il quinto soldato è andato nella roccaforte Houthi di Saada”, si legge nel comunicato emesso dall’ufficio mediatico dello Stato islamico in Yemen.