Stoccolma (Svezia), 13 mar. (LaPresse/Reuters) – La procura svedese ha chiesto a Julian Assange di poterlo interrogare a Londra e di poter condurre un test del Dna. Il fondatore di WikiLeaks si nasconde da giugno del 2012 nell’ambasciata dell’Ecuador nella capitale britannica, per evitare l’estradizione in Svezia. Qui è ricercato per essere interrogato in merito ad accuse di presunti abusi sessuali, da lui smentite.
LEGALE ASSANGE FAVOREVOLE. L’avvocato svedese di Assange ha accolto con favore la richiesta. Il fatto che la volontà di Assange sia stata finalmente accolta è “una grande vittoria”, ha affermato Per Samuelson, aggiungendo però che essa è accompagnata da una serie di condizioni, tra cui quella di ottenere un’approvazione da parte delle autorità dell’Ecuador e del Regno Unito. “Questo significa che ci potrebbe volere del tempo, nonostante abbiamo fretta”, ha dichiarato Samuelson.
INCOMBE LA PRESCRIZIONE. L’anno scorso una corte d’appello svedese aveva confermato un ordine di detenzione nei confronti di Assange, affermando al tempo stesso che i procuratori non avessero fatto abbastanza per interrogarlo. La procura svedese per molto tempo ha rifiutato di andare a Londra e oggi ha spiegato in una nota di aver cambiato idea soltanto perché alcuni dei reati di cui l’attivista australiano è sospettato andranno in prescrizione ad agosto. La procuratrice Marianne Ny ha detto di credere ancora che Assange debba andare in Svezia, se si dovesse arrivare a un processo.
IL RISCHIO DI ESTRADIZIONE AGLI USA. La Corte suprema della Svezia sta attualmente valutando se sottoporre a processo la richiesta di Assange di revocare il mandato d’arresto emesso nei suoi confronti e ha chiesto alla procura un’opinione in merito. L’australiano 43enne teme che, una volta estradato dal Regno Unito in Svezia, sarà trasferito negli Stati Uniti e processato per la diffusione di informazioni riservate del governo e dell’esercito americano tramite il sito di WikiLeaks.