Ucraina, Ue prolunga sanzioni contro Yanukovych e altri 17 funzionari

Bruxelles (Belgio), 5 mar. (LaPresse/EFE) – L’Unione europea ha deciso di prolungare le sanzioni che erano state imposte l’anno scorso all’ex presidente dell’Ucraina Viktor Yanukovych e ad altre 17 persone, con l’accusa di essere responsabili di malversazione di fondi pubblici. Lo riferisce in una nota il Consiglio energia dell’Ue, riunitosi oggi a Bruxelles, spiegando che le misure consistono nel congelamento del patrimonio delle persone individuate. Esattamente un anno fa, il 5 marzo del 2014, l’Ue aveva deciso di imporre questi provvedimenti restrittivi per un periodo di 12 mesi.

Yanukovych fu destituito dalla presidenza dell’Ucraina il 22 febbraio del 2014 dopo tre mesi di manifestazioni dell’opposizione. Nella lista dei sanzionati dall’Ue, oltre a lui, compaiono i figli Alexander e Viktor, quattro ex ministri e 11 ex alti funzionari. I quattro ex ministri sono l’ex titolare dell’Interno Vitaliy Zajarchenko, l’ex a capo della Giustizia Olena Lukash, della Salute Raisa Bogatyrova, e dell’Istruzione e della Scienza Dimitro Volodimirovich. Inoltre tra i funzionari nell’elenco compaiono Mikola Azarov, che è stato premier fino a gennaio 2014, insieme al figlio Oleksi, e l’ex procuratore generale del Paese Viktor Paulovich con il figlio Artem.

Oltre a queste sanzioni approvate dall’Ue per malversazione di fondi pubblici, dopo le violenze scoppiate nell’est dell’Ucraina il blocco a 28 approvò anche ulteriori sanzioni contro persone ed entità che considerava responsabili della destabilizzazione del Paese e una minaccia alla sua integrità territoriale.