Atene (Grecia), 17 feb. (LaPresse/Xinhua) – Il primo ministro della Grecia, Alexis Tsipras, ha scelto il conservatore ed ex ministro dell’Interno Prokopis Pavlopoulos come candidato della sinistra alla presidenza del Paese. Pavlopoulos, ministro dell’Interno dal 2004 al 2009, è stato presentato da Tsipras come una figura rispettata in grado di unire il popolo greco indipendentemente dalle convinzioni politiche, in un periodo cruciale in cui è necessaria l’unità nazionale per andare avanti. Sessantaquattro anni e professore di legge, è stato portavoce del governo nella coalizione fra destra e sinistra del 1989-90; è stato inoltre membro del Parlamento dal 1996 al 2015. Alle ultime elezioni non si era presentato.
Se Pavlopoulos sarà l’unico candidato alla presidenza è molto probabile che otterrà i 180 voti necessari a essere eletto già alla prima votazione in aula, prevista per domani. L’ex ministro ha il sostegno della coalizione di governo (che ha 162 seggi su 300 in Parlamento), formata dal partito di sinistra radicale Syriza e dallo schieramento della destra nazionalista Greci indipendenti, ed è appoggiato anche dal suo partito, Nuova democrazia. Tuttavia la sua scelta non è stata accolta con favore da tutti i deputati di Syriza poiché in passato Pavlopoulos ha sostenuto il programma di salvataggio a cui il governo attuale si oppone strenuamente. Negli ultimi 20 anni Pavlopoulos è stato uno dei principali esponenti di Nuova Democrazia, il partito che ha governato in Grecia fino alle ultime elezioni.
Il mandato del presidente uscente, Karolos Papoulias, scade il 13 marzo e il suo successore, secondo la Costituzione greca, deve essere eletto al più tardi il 12 marzo. In caso di mancata elezione al primo turno, il voto verrà ripetuto cinque giorni dopo. Se si renderà necessaria una terza votazione, eventualità considerata remota dagli analisti, il presidente verrà eletto a maggioranza semplice. La Costituzione stabilisce che la soglia minima per essere eletti è di 200 voti al primo turno, a meno che l’elezione si svolga poco dopo la formazione del Parlamento. La vecchia Assemblea greca si è sciolta prima di Capodanno perché non è riuscita a eleggere il successore di Papoulias. Il candidato scelto dalla vecchia coalizione di governo, l’ex commissario europeo per l’Ambiente Stavros Dimas, non aveva infatti ottenuto i voti necessari, con le opposizioni che premevano per indire elezioni anticipate.