Ucraina, scontri proseguono. Poroshenko: Nessuna illusione su rispetto accordo

Kiev (Ucraina), 13 feb. (LaPresse/Reuters) – Non accenna a diminuire la tensione nell’est dell’Ucraina alla vigilia dell’annunciata tregua che dovrebbe scattare nella notte tra il 14 e 15 febbraio. “Voglio che nessuno si illuda: la strada verso la pace è ancora lunga”, ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko un giorno dopo il raggiungimento dell’accordo mirato a mettere fine al conflitto nell’est dell’Ucraina, siglato con la mediazione di Germania e Francia. “Nessuno – ha aggiunto il capo di Stato – è fortemente convinto che le condizioni di pace stabilite a Minsk saranno applicate rigorosamente”.

Intanto sul terreno si continua a combattere e morire. L’esercito di Kiev fa sapere che nelle ultime 24 ore almeno 11 soldati ucraini sono morti negli scontri con i separatisti filorussi. Secondo quanto riportano i ribelli, invece, nello stesso lasso di tempo almeno dieci civili, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi a causa dei bombardamenti di artiglieria nell’est del Paese. “Ieri nella città di Gorlovka tre bambini sono stati uccisi da un colpo di artiglieria”, ha riferito il numero due della milizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Eduard Basurin. In tutto, ha precisato, quattro persone sono morte a Gorlovka, tre a Donetsk e altre tre a Lugansk. Da quanto riferisce l’amministrazione locale, inoltre, due civili sono morti e sei sono rimasti feriti in un bombardamento da parte dei separatisti filorussi a Shchastya, vicino a Lugansk.