Samsung avverte: Non pronunciate dati personali davanti nostre Smart Tv

Seul (Samsung), 10 feb. (LaPresse/EFE) – La compagnia sudcoreana Samsung ha respinto le accuse di spiare i proprietari delle sue ‘Smart Tv’, cercando di placare la polemica scoppiata dopo la pubblicazione online di una sezione del manuale dei televisori riguardante la privacy. Il testo suggerisce infatti ai proprietari di non parlare di informazioni sensibili mentre si trovano di fronte al televisore e ricorda loro di “tenere in considerazione che le parole contenenti informazioni personali o confidenziali pronunciate davanti all’apparecchio verranno raccolte e inviate a terze parti tramite la funzione di riconoscimento vocale”. In un comunicato, Samsung afferma di applicare “i mezzi e le pratiche di sicurezza standard nell’industria” allo scopo di “proteggere le informazioni personali degli utenti ed evitare la loro raccolta o utilizzo non autorizzati”.

In propria difesa, Samsung ha spiegato che il sistema di riconoscimento vocale invia le parole pronunciate dagli utenti a un database esterno di un’altra compagnia, che seleziona e fornisce i contenuti a cui l’utente vuole accedere. La compagnia assicura di non registrare le parole degli utilizzatori e che il riconoscimento vocale può essere spento in qualunque momento. L’attivazione del sistema, inoltre, è verificabile sempre tramite un’icona facilmente visibile sullo schermo. Per quanto riguarda le “società terze” a cui vengono inviati i dati, si tratta della compagnia statunitense Nuance, specializzata in riconoscimento vocale e che, come la stessa Samsung, non conserva i dati.