Washington (Usa), 10 feb. (LaPresse/Reuters) – Kayla Mueller, una cittadina statunitense tenuta in ostaggio da militanti dello Stato islamico, è morta. Lo ha confermato il presidente Usa Barack Obama. Venerdì scorso il gruppo jihadista aveva annunciato la morte della 26enne, affermando che fosse stata uccisa in un raid aereo giordano in Siria, ma l’amministrazione Usa non aveva finora confermato la notizia.
Gli Stati Uniti “troveranno e porteranno alla giustizia i terroristi responsabili del sequestro e della morte di Kayla”, ha detto Obama, ribadendo che lo Stato islamico “è un gruppo terrorristico odioso e ripugnante. Le sue azioni, ha concluso il presidente Usa, “in netto contrasto con lo spirito di persone come Kayla”.
Né Obama né la famiglia di Mueller hanno fornito dettagli delle circostanze della morte della donna, sequestrata ad agosto del 2013 ad Aleppo, mentre stava uscendo da un ospedale. La 26enne era l’ultimo noto ostaggio statunitense detenuto dai jihadisti dell’Isis. La ragazza, originaria di Prescott, in Arizona, aveva in passato lavorato diverse volte come volontaria all’estero e decise di andare in Siria per assistere i civili, vittime del conflitto scoppiato a marzo del 2011. Venerdì, dopo l’annuncio della sua morte da parte del gruppo estremista, il governo della Giordania aveva espresso dubbi sul fatto che la giovane fosse stata uccisa in un raid aereo contro l’edificio in cui era imprigionata.
MESSAGGIO DELL’ISIS ALLA FAMIGLIA. La famiglia di Kayla Mueller ha fatto sapere in una nota di essere “affranta” per la notizia e ha deciso inoltre di diffondere una copia della lettera che Kayla gli scrisse nel 2014. Secondo una portavoce della Casa Bianca, Bernadette Meehan, la famiglia aveva ricevuto un messaggio privato dai jihadisti nel fine settimana con “informazioni aggiuntive”, che hanno portato alla conclusione che la giovane è morta. Dalle ultime notizie – riportate dalla Cnn, citando funzionari Usa coperti dall’anonimato – sembra che il messaggio, ritenuto autentico anche dall’intelligence Usa, contenesse delle fotografie che confermano la morte della 26enne.
CONDOGLIANZE DALLE ISTITUZIONI. Il segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel ha espresso condoglianze ai familiari di Kayla Mueller, la cittadina statunitense morta mentre era tenuta in ostaggio da militanti dello Stato islamico in Siria.