Parigi (Francia), 1 feb. (LaPresse/Reuters) – Il governo della Grecia si è offerto di formulare proposte entro un mese per accordo rivisto sul debito con i suoi partner internazionali, insistendo che nel frattempo non accetterà altre tranches di prestiti. La proposta è giunta dopo i colloqui a Parigi, nei quali il ministro francese Michel Sapin ha offerto al suo omologo greco Yanis Varoufakis l’appoggio per la creazione di un accordo che potrebbe includere qualche alleggerimento del suo carico di debito, ma non la sua cancellazione completa. Varoufakis ha spiegato che Atene si è concessa di diventare dipendente dal debito, che adesso è al 175% del prodotto interno lordo.
“Non è che non abbiamo bisogno di soldi, siamo disperati”, ha detto Varoufakis nella conferenza stampa congiunta con Sapin. “Negli ultimi cinque anni, la Grecia ha vissuto aspettando la prossima tranche di prestiti. Assomigliavamo ai tossicodipendenti in attesa della prossima dose. Quello che vuole il governo è porre fine a questa dipendenza”, ha aggiunto, notando che è il momento adesso “di andare in crisi di astinenza”.
Definendo un possibile calendario per rinegoziare il piano di salvataggio da 240 miliardi di euro, Varoufakis ha detto che se ad Atene sarà dato tempo fino alla fine del mese per preparare le proposte, potrebbe puntare ad elaborare un accordo realistico con i partner sei settimane dopo. Anche se non accetterà altri prestiti durante quel periodo, lo Stato greco cercherà di concordare liquidità con la Banca centrale europea in quel periodo.
Insistendo che la Grecia non può uscire dalla zona euro, Sapin ha ribadito l’offerta di Parigi per aiutare a mediare un nuovo accordo tra Atene e i suoi partner europei e gli altri, ma ha escluso la cancellazione totale del debito. “Tutto ciò che possa alleviare il peso del debito greco sarà benvenuto…ma ovviamente non è in discussione di cancellare il debito greco”, ha detto Sapin, aggiungendo che questo semplicerebbe sposterebbe il peso dai contribuenti greci agli altri contribuenti europei.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse