Argentina, trovato morto procuratore che accusò Fernandez su Iran

Buenos Aires (Argentina), 19 gen. (LaPresse/EFE) – È stato trovato senza vita Alberto Nisman, il procuratore che accusava la ‘presidenta’ argentina Cristina Fernandez di aver coperto l’Iran sul caso dell’attentato contro il centro ebraico di Buenos Aires del 1994, che costò la vita a 85 persone. Nisman sarebbe dovuto comparire oggi al Congresso per fornire i dettagli della denuncia nei confronti del capo di Stato e di alcuni suoi collaboratori. Il procuratore disponeva di registrazioni di conversazioni telefoniche tra le autorità iraniane e agenti dei servizi segreti argentini che, a suo avviso, dimostravano la sottoscrizione da parte del governo di Buenos Aires di un memorandum di intesa con Teheran che prevedeva la copertura dei sospetti in cambio di un aumento dei commerci bilaterali e di un favorevole scambio tra petrolio e grano. Il governo di Cristina Fernandez ha sempre smentito ogni legame e ha accusato il procuratore di mentire. Intanto, le indagini sul decesso di Nisman sono in corso. Viviana Fein, pm che si occupa del caso, ha fatto sapere che nella casa dell’uomo è stata trovata un’arma, ma ha chiesto prudenza e cautela. Il corpo senza vita è stato trovato dalla madre del procuratore nel bagno dell’appartamento in cui viveva, in un edificio protetto dalla sicurezza privata nell’esclusivo quartiere di Puerto Madero, nella capitale Buenos Aires. Fein ha confermato ai media il ritrovamento di una pistola calibro 22.