Gerusalemme, 16 gen. (LaPresse/EFE) – È “atroce” che la Corte penale internazionale abbia deciso di aprire un’indagine preliminare su possibili crimini di guerra commessi nei territori palestinesi lo scorso anno. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in seguito alla decisione annunciata oggi dalla Cpi. “È atroce – ha affermato – che solo qualche giorno dopo che terroristi hanno massacrato degli ebrei in Francia, la procura generale lanci un’indagine sullo Stato ebraico, perché sta difendendo il popolo da Hamas, un’organizzazione terrorista alleata con l’Autorità palestinese e i cui criminali di guerra hanno sparato migliaia di missili contro i cittadini israeliani”. Questa decisione, ha aggiunto, secondo quanto riporta il sito Ynet, “sfortunatamente trasforma la corte in parte del problema e non in parte della soluzione”.
Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, il quale ha fatto sapere che Israele agirà “nella sfera internazionale per ottenere lo smantellamento” della Cpi che a suo avviso “rappresenta l’ipocrisia e mette le ali al terrore”. Questo passo, ha aggiunto Lieberman, è una “decisione scandalosa il cui unico scopo è giudicare e arrecare danno al diritto di Israele di difendersi contro il terrore”.
Soddisfazione, invece, da parte palestinese. La base perché ci sia “la pace è che esista giustizia e il fatto che la Corte penale internazionale abbia iniziato il suo lavoro sulla Palestina significa che la pace deve essere più vicina”, ha commentato Xavier Abú Eid, portavoce dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina. “Israele – ha aggiunto – deve capire che non può pretendere di continuare a essere trattato come uno Stato al di sopra della legge”.