Giacarta (Indonesia), 3 gen. (LaPresse/Reuters) – Quattro grandi oggetti riconducibili all’Airbus A320-200 dell’AirAsia, scomparso mentre era in volo da Surabaya a Singapore, sono stati rinvenuti nel mare di Giava, dove da sette giorni sono in corso le ricerche. Lo ha confermato ai giornalisti il capo dell’agenzia indonesiana che guida le operazioni, Fransiskus Bambang Soelistyo. Nelle ore precedenti erano già stati trovati, a una trentina di metri di profondità, due grossi frammenti riconducibili all’aereo.
AIRASIA IL GIORNO DELL’INCIDENTE NON DOVEVA VOLARE – Il ministero dei Trasporti dell’Indonesia ha sospeso temporaneamente il volo Surabaya-Singapore dell’AirAsia perché sembra che la compagnia abbia effettuato il servizio oltre i termini della sua licenza, che permette il volo in quattro giorni a settimana, ma non la domenica. L’incidente del volo QZ8501 sul mare di Giava è avvenuto proprio domenica scorsa. “Dal 2 gennaio 2015 – spiega il portavoce del ministero, Julius Adravida Barata – la licenza per il volo Surabaya-Singapore e ritorno è temporaneamente congelata fino a quando non ci sarà il risultato della valutazione e dell’indagine”. Un funzionario del ministero, Hadi Mustofa Djuraid, ha inoltre informato i giornalisti che le autorità stanno indagando sulla possibilità che il pilota del volo non abbia chiesto informazioni sulle condizioni del tempo all’agenzia meteorologica al momento del decollo.
INDONESIA INDAGHERÀ SU ORARI VOLI COMPAGNIA – Il ministero dei Trasporti dell’Indonesia indagherà sugli orari di tutti i voli della compagnia malese AirAsia a partire da lunedì. Lo ha riferito a Reuters Djoko Muratmodjo, responsabile della navigazione aerea per il ministero in seguito all’incidente del volo QZ8501. “Non ci concentreremo sulle licenze, ma solo sugli orari”, ha detto il funzionario, sottolineando tuttavia che le licenze della compagnia aerea potrebbero venire revocate in Indonesia.