Beirut (Libano), 23 dic. (LaPresse/AP) – Le immagini satellitari mostrano che almeno 290 siti culturali in Siria sono stati pesantemente danneggiati dalla guerra civile e, tra questi, anche siti patrimonio mondiale dell’Unesco ad Aleppo, Damasco, Palmyra e il Krak dei cavalieri di Homs. È quanto riferisce l’Istituto delle Nazioni unite per la formazione e la ricerca (Unitar), spiegando di avere analizzato 18 zone di interesse culturale utilizzando immagini satellitari disponibili a livello commerciale. Stando allo studio dell’Unitar, 24 siti risultano distrutti, 104 gravemente danneggiati, 85 moderatamente danneggiati e 77 possibilmente danneggiati. “Gli sforzi nazionali e internazionali per la tutela di queste aree hanno bisogno di essere estesi per salvare il più possibile di questo patrimonio del genere umano”, afferma l’agenzia Onu.
Stando allo studio dell’Unitar, 24 siti risultano distrutti, 104 gravemente danneggiati, 85 moderatamente danneggiati e 77 possibilmente danneggiati. “Gli sforzi nazionali e internazionali per la tutela di queste aree hanno bisogno di essere estesi per salvare il più possibile di questo patrimonio del genere umano”, afferma l’agenzia Onu.
Le prove sono “un’allarmante testimonianza dei danni che stanno colpendo il vasto patrimonio culturale siriano”, afferma l’Unitar. I siti del Paese sono stati sottoposti a minacce di vario tipo. In alcuni luoghi bombardamenti e altre attività militari sono responsabili della distruzione, mentre in altri siti sono da individuare come cause dei danni gli scavi illegali o le costruzioni civili. Il rapporto diffuso dall’agenzia Onu mostra fotografie di diversi siti prima e dopo la guerra, per rendere l’idea dell’entità della perdita. Le immagini di Aleppo mostrano crateri grigi e cumuli di macerie intorno alla famosa cittadella della città, dove un tempo c’erano edifici storici fra cui anche l’hotel Carlton. Gravi danni sono evidenti anche nella moschea degli Omayyadi, che ha perso il suo minareto dell’XI secolo. Gli scatti dell’antica città di Dura-Europos e di Palmyra, inoltre, mostrano estesi saccheggi, oltre che il terreno pieno di buchi causati dal scavi illegali.
In Siria si trovano tesori archeologici che testimoniano migliaia di anni di storia, dalle rovine romane nell’oasi del deserto di Palmyra al castello crociato noto come Krak dei cavalieri vicino alla costa del Mediterraneo. Inoltre la capitale Damasco è una delle città più antiche al mondo ancora abitata. Da tempo si sa che i siti archeologici siriani vengono saccheggiati e gli edifici storici danneggiati dall’inizio del conflitto a marzo 2011, ma la notizia di oggi fornisce uno sguardo più approfondito sulla portata del problema.