Pechino (Cina), 17 dic. (LaPresse/AP) – Ji Jianye, ex sindaco della città cinese di Nanchino, è stato incriminato per corruzione, poiché sospettato di avere usato le sue posizioni nel partito comunista al governo per ottenere tangenti in cambio di favori. Lo rende noto la procura generale della Cina, in un comunicato. Prima di essere sindaco, Ji aveva ricoperto una carica equivalente a quella di vice ministro, il che lo rende uno dei funzionari più alti in grado fra quelli travolti dalle iniziative anti-corruzione avviate due anni fa dal presidente Xi Jinping.
Ji dovrà comparire in tribunale nella provincia dello Shandong, confinante con quella di Jiangsu, di cui Nanchino è capoluogo. Tale decisione rispetta la politica di tenere i processi degli alti funzionari in province diverse da quelle di provenienza, per minimizzare i rischi di corruzione dei testimoni o altre interferenze. Ji è già stato espulso dal partito comunista, il che rende quasi certa la sua condanna.