Usa, Obama su rapporto Senato: Tecniche Cia brutali e sbagliate

Washington (Usa), 10 dic. (LaPresse/AP) – Alcune delle tecniche descritte nel rapporto del Senato sui duri interrogatori della Cia erano “brutali”, “sbagliate” e “controproducenti”. Lo ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla rete televisiva Telemundo, dopo che è stato diffuso il rapporto della commissione intelligence del Senato Usa sui metodi utilizzati dalla Cia con i detenuti nelle strutture segrete all’estero, a seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre.

Secondo lo studio la Cia ha torturato i prigionieri di al-Qaeda con metodi che sono andati ben oltre i limiti legali. Obama ha spiegato che diffondere le informazioni è un passo importante nel processo di assicurarsi che un simile scenario non si ripeta mai più. “Una delle cose che ci distinguono dagli altri Paesi è che quando facciamo degli errori, li ammettiamo”, ha detto Obama a Telemundo. Il presidente ha aggiunto che il rapporto chiarisce che il programma di interrogatori è stato creato troppo velocemente e senza pensare abbastanza alle possibili conseguenze. “La Cia ha allestito qualcosa molto velocemente senza troppe considerazioni in anticipo su quali potevano essere le conseguenze”, ha detto Obama.

“Che le linee di responsabilità che dovevano essere allestite non sempre vennero attuate, e che alcune delle tecniche descritte non erano solo sbagliate, ma anche controproducenti perché sappiamo che spesso quando qualcuno è soggetto a questo tipo di tecniche, è pronto a dire qualsiasi cosa per alleviare il dolore e lo stress che sta provando. E abbiamo modi migliori per fare le cose”. Obama ha detto che alcune delle tattiche descritte nel rapporto erano “brutali, e come ho detto prima, costituivano tortura, nella mia mente.

E questo non è quello che siamo”. Il presidente Usa ha aggiunto che pubblicare il rapporto è importante “così possiamo rendere conto di questo, così le persone capiscono precisamente perché ho proibito queste pratiche come una delle mie prime azioni quando sono entrato in carica, e sperabilmente ci assicuriamo di non ripetere questi errori”.