Regno Unito, nuova legge anti terrorismo: vietato pagamento riscatti

Londra (Regno Unito), 24 nov. (LaPresse/PA) – Alle compagnie di assicurazioni britanniche sarà vietato coprire i costi dei riscatti pagati a gruppi terroristici in cambio del rilascio di ostaggi. È una delle misure previste dalla legge antiterrorismo che sarà illustrata oggi dal segretario britannico all’Interno, Theresa May, durante un evento a Londra. “La nostra posizione – ha dichiarato May – è chiara: i pagamenti di riscatto a terroristi sono illegali ai sensi della legge britannica e internazionale. Accettare di accogliere le richieste di gruppi barbari come l’Isil metterebbe soltanto a rischio molte altre vite umane. Queste misure garantiranno che il Regno Unito rimanga in prima linea negli sforzi globali mirati a mettere fine alla pratica”. In virtù della nuova legge, inoltre, gli internet provider saranno obbligati a conservare informazioni sull’indirizzo IP di singoli utenti, in modo da permettere l’identificazione di sospetti terroristi e pedofili. I liberaldemocratici, ha riferito May, hanno bloccato misure mirate a una raccolta dati più estesa.

Non ci sono indicazioni che le compagnie di assicurazioni britanniche aiutino a rimborsare i riscatti. Secondo May, tuttavia, la legge Terrorism Act 2000, che vieta il finanziamento di gruppi terroristici, ha lasciato una scappatoia perché non proibisce esplicitamente alle compagnie assicurative di rimborsare i pagamenti, anche quando ci sono motivi ragionevoli di credere che il denaro sia destinato a gruppi terroristici. Il provvedimento fa parte di un pacchetto che sarà presentato mercoledì e il cui obiettivo è rafforzare le misure di sicurezza nel Regno Unito in vista di potenziali attacchi terroristici.

Intanto oggi prende il via una campagna della polizia britannica mirata a ricordare all’opinione pubblica come aiutare a combattere il terrorismo. Oltre seimila persone in scuole, università, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, cinema e fattorie parteciperanno a incontri con agenti, che parleranno loro della cosiddetta strategie di prevenzione, che offre indicazioni pratiche a chi dovesse venire a contatto con organizzazioni terroristiche.