Nairobi (Kenya), 22 nov. (LaPresse/AP) – Militanti del gruppo al-Shabab provenienti dalla Somalia hanno dirottato un bus nel nord del Kenya e hanno ucciso 28 passeggeri non musulmani che erano a bordo del veicolo. Lo hanno riferito funzionari della polizia. Secondo due agenti il bus stava viaggiando verso la capitale del Kenya Nairobi, quando è stato sequestrato a circa 50 chilometri dalla città di Mandera. Secondo quanto ricostruito dai due agenti gli uomini armati hanno individuato i non musulmani e li hanno uccisi con armi da fuoco. I funzionari hanno chiesto di rimanere anonimi, temendo ritorsioni perché il capo della polizia del Kenya ha ordinato agli agenti di non parlare con i media.
I non musulmani sono stati separati dal resto dei passeggeri e poi uccisi, secondo quanto hanno riferito i due poliziotti. Il bus aveva 60 passeggeri a bordo e alcune delle vittime erano dipendenti pubblici che si stavano recando a Nairobi per le vacanze di Natale, hanno aggiunto. Il Kenya è stato colpito da una serie di attacchi attribuiti ai militanti provenienti dalla Somalia di al-Shabab, collegati ad al-Qaeda, da quando il Paese ha inviato soldati in Somalia nell’ottobre del 2011. Secondo le autorità da allora ci sono stati almeno 135 attacchi, incluso quello al Westgate Mall nel quale vennero uccise 67 persone. Al-Shabab ha rivendicato la responsabilità per l’episodio, avvenuto nel settembre del 2013. Il gruppo terroristico ha reso noto anche di essere responsabile di altri attacchi avvenuti in precedenza quell’anno sulla costa del Kenya, che avevano causato la morte di almeno 90 persone.
I soldati del Kenya fanno parte della Missione dell’Unione africana (Ua) in Somalia, che sostiene il debole governo locale appoggiato dall’Onu contro gli insorti di al-Shabab. I militanti del gruppo hanno continuato ad effettuare attacchi contro la capitale della Somalia nonostante siano stati mandati via da Mogadiscio dalle forze dell’Ua a supporto le governo nell’agosto del 2011. I soldati del governo somalo appoggiati dalle forze dell’Unione africana stanno compiendo progressi nel conquistare le rimanenti roccaforti di al-Shabab. Recentemente hanno catturato la città portuale di Barawe. Al-Shabab ha anche ricevuto un duro colpo dopo la morte del suo leader, Ahmed Abdi Godane, ucciso a settembre da un attacco aereo degli Stati Uniti. Godane è stato sostituito da Ahmed Omar, noto anche come Abu Ubeid.
AL-SHABAB RIVENDICA ATTACCO – I ribelli di al-Shabab, provenienti dalla Somalia, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco. Il gruppo ha affermato di aver compiuto l’assalto attraverso la sua stazione radio in Somalia, spiegando che si tratta di una vendetta per i raid condotti dalle forze di sicurezza di Nairobi questa settimana in quattro moschee sulla costa del Kenya. Nell’attacco al bus sono stati uccisi 19 uomini e nove donne, secondo quanto ha riferito il capo della polizia del Kenya, David Kimaiyo.