Medioriente, attacco sinagoga: è il più grave a Gerusalemme dal 2008

Gerusalemme, 18 nov. (LaPresse/AP) – L’attacco di stamattina avvenuto in una sinagoga di Gerusalemme è quello con più vittime avvenuto in città da sei anni. Prima di questo, il più grave era infatti l’attentato del 6 marzo 2008, quando un palestinese uccise otto studenti in un seminario ebraico. Le recenti violenze costituiscono una sfida per Israele per la gestione della sicurezza, dal momento che la maggior parte degli aggressori proviene da Gerusalemme est, annessa da Israele dopo la guerra del 1967 e che i palestinesi rivendicano come capitale del loro futuro Stato. Gli oltre 200mila arabi residenti a Gerusalemme est godono dei diritti di residenza che, diversamente dai palestinesi che vivono nella vicina Cisgiordania, permette loro di muoversi liberamente sul territorio israeliano.

Stamattina due palestinesi, identificati come i cugini Ghassan e Oday Abu Jamal del quartiere Jabal Mukaber di Gerusalemme est, hanno fatto irruzione nella sinagoga durante la preghiera del mattino e hanno ucciso quattro fedeli; poi sono stati a loro volta uccisi in una sparatoria con la polizia. Nel quartiere ultraortodosso di Har Nof, dove si trova la sinagoga, vivono molti immigrati provenienti da Paesi occidentali.