Ucraina, iniziate operazioni recupero detriti aereo abbattuto

Hrabove (Ucraina), 16 nov. (LaPresse/AP) – Sono iniziate le operazioni per raccogliere i detriti sul luogo dello schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto sui cieli dell’Ucraina orientale il 17 luglio scorso. I lavori si svolgono sotto la supervisione degli investigatori olandesi e di funzionari dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). I frammenti del velivolo saranno stipati su treni e portati nella città ucraina di Kharkiv, controllata dal governo centrale. L’indagine sulle cause della tragedia sta venendo condotta lì e in Olanda. In seguito alla schianto persero la vita tutte le 298 persone a bordo del Boeing 777, in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur. L’Ucraina e l’occidente puntano il dito contro il ribelli filorussi, mentre questi sostengono che ad abbattere l’aereo siano state le forze armate di Kiev.

Alexander Kostrubitsky, capo dei servizi di emergenza nella regione di Donetsk controllata dai ribelli, spiega che le operazioni potrebbero durare dieci giorni. I detriti, spiega, stanno venendo segati in pezzi più piccoli per facilitare il trasporto. Il resti del velivolo sono sparsi in un’area di 20 chilometri quadrati. Il primo gruppo di detriti è stato raccolto in un’area vicino al villaggio di Hrabove e portato in un magazzino di legname nella città di Torez poco dopo l’ora di pranzo. Questi resti dovrebbero essere disposti su treni merci nelle prossime ore. Gli sforzi per condurre l’indagine e le operazioni di recupero sono stati ritardati a causa dei continui combattimenti tra truppe governative e combattenti filorussi.

In questi mesi, i ribelli e Kiev si sono accusati a vicenda per la tragedia. Venerdì le televisioni di Stato russe Channel One e Rossiya Tv hanno diffuso una fotografia satellitare da cui emerge che ad abbattere l’aereo sarebbe stato un caccia dell’esercito ucraino. Ma il governo degli Stati Uniti ha negato la notizia. Le emittenti hanno riferito di aver avuto il fotogramma da un’organizzazione con sede a Mosca, la quale l’avrebbe a sua volta ricevuta via mail da un esperto di aviazione. A fine ottobre le autorità olandesi avevano fatto sapere che tutte le vittime della tragedia erano state identificate, anche se il processo era stato rallentato dalla mancanza di profili di Dna e perché non tutti i resti erano stati raccolti dal luogo dello schianto. Oggi Kostrubitsky fa sapere che, al momento della rimozione di alcuni detriti, sono stati rinvenuti anche dei frammenti ossei.