Gaza (Striscia di Gaza), 7 nov. (LaPresse/AP) – Nella Striscia di Gaza una serie di esplosioni coordinate ha preso di mira case di diversi leader del partito Fatah del presidente Mahmoud Abbas. Lo ha reso noto un funzionario del partito. Non ci sono state immediate rivendicazioni di responsabilità, tuttavia le esplosioni si sono verificate in un momento di tensioni crescenti con il movimento rivale di Hamas. Fayez Abu Eitta, un leader di Fatah nel campo rifugiati Jebaliya di Gaza, ha riferito che nessuno è rimasto ferito negli attacchi, avvenuti quasi contemporaneamente. La sua auto è stata distrutta, ha aggiunto, e anche le case e le vetture di altri due funzionari di Fatah a Gaza sono rimaste danneggiate. Hamas ha preso il controllo di Gaza da Fatah nel 2007. I partiti rivali hanno recentemente promesso di riconciliarsi, ma ci sono ancora profonde differenze.
Funzionari di Fatah a Gaza hanno in programma di commemorare la morte del fondatore del partito, Yasser Arafat, il prossimo 11 novembre per la prima volta dal 2007. Durante la precedente commemorazione, che si è verificata poco dopo la presa del potere da parte di Hamas quell’anno, almeno 10 persone erano rimaste uccise negli scontri tra le due parti rivali, e gli attivisti di Hamas si sono espressi contro l’evento di quest’anno.
Un noto blog di Fatah ha riferito che anche il palco per la cerimonia è stato colpito da un’esplosione, ma non è stato possibile confermare immediatamente questa notizia. Abu Eitta non ha voluto rilasciare commenti su chi possa essere l’autore delle esplosioni, e ha spiegato che sono in corso indagini sull’incidente. Non ci sono segni di un coinvolgimento israeliano, e l’esercito ha detto di non essere a conoscenza delle esplosioni.