Portland (Oregon, Usa), 3 nov. (LaPresse/AP) – Si è suicidata Brittany Maynard, la 29enne dell’Oregon malata di cancro al cervello che, annunciando la propria volontà di togliersi la vita, aveva sollevato un dibattito nazionale negli Stati Uniti sul suicidio assistito. La donna ha scelto di morire usando un farmaco autorizzato dalla legge dell’Oregon sulla ‘morte con dignità’. L’annuncio del decesso è stato dato da Sean Crowley, portavoce del gruppo Compassion & Choices, il quale ha dichiarato che la donna è morta pacificamente sabato nella propria camera da letto, “fra le braccia dei suoi cari”.
Alcune settimane fa Maynard aveva annunciato che si sarebbe suicidata il 1° novembre, un paio di settimane prima del suo trentesimo compleanno. La settimana scorsa aveva affermato che avrebbe potuto rimandare, ma alla fine si è attenuta ai piani originali. Crowley ha detto che Maynard “ha avuto crisi sempre più frequenti e prolungate, forti dolori alla testa e al collo e sintomi simili a quelli degli ictus. Man mano che i sintomi diventavano più gravi, la donna ha scelto di abbreviare il processo che avrebbe portato alla sua morte, assumendo un farmaco che le è stato dato mesi fa”.
Prima di arrivare al giorno scelto per la propria morte, Maynard ha cercato di vivere nel modo più pieno possibile. Lei e suo marito, Dan Diaz, hanno tra le altre cose fatto un viaggio nel Grand Canyon a ottobre, realizzando così uno dei desideri nella lista delle cose da fare della donna. La scelta di Maynard è stata controversa, gruppi religiosi e altri si sono opposti al suicidio assistito e hanno espresso forti obiezioni. Intervistata da Associated Press, a ottobre Maynard aveva dichiarato che lei, suo marito e il resto della sua famiglia avevano accettato la decisione. “Penso che inizialmente i miei parenti volessero un miracolo, volevano una cura per il mio tumore”, aveva detto, aggiungendo: “Quando ci siamo seduti e abbiamo osservato i fatti, non c’era una singola persona che mi volesse bene e mi augurasse più dolore e sofferenza”.