Washington (Usa), 1 nov. (LaPresse/AP) – Ultimi giorni di campagna elettorale in Usa, in vista del voto di midterm in programma martedì, per eleggere i 435 membri della Camera e un terzo del Senato. Il voto serve anche a rinnovare le assemblee elettive dei singoli Stati ed eleggere 36 governatori. Nei rispettivi discorsi pubblicati via internet e radio, il presidente Usa Barack Obama ha sottolineato la crescita economica registrata nel corso dei suoi mandati e ha chiesto di parificare gli stipendi delle donne a quelli degli uomini, mentre il leader repubblicano al Senato Mitch McConnell ha attaccato l’amministrazione. Entrambi si sono detti d’accordo su un punto: i salari dei cittadini sono ancora troppo bassi. Su questo tema Obama ha accusato il Congresso di non agire su misure come il salario minimo, mentre McConnell ha puntato il dito sul presidente, sostenendo che le sue politiche abbiano fallito.
“Dobbiamo sfruttare questo slancio e fare le scelte giuste, in modo che tutti coloro che lavorano sodo possano andare avanti”, ha affermato Obama, sottolineando la necessità di politiche economiche più favorevoli alle donne. “In tempi difficili – ha ribattuto McConnell – il popolo americano si aspetta una leadership reale da Washington. Ciò di cui non hanno bisogno sono le idee impraticabili che spesso peggiorano i problemi”. Anche se il nome di Obama non compare sulle schede elettorali, la sua figura rimane centrale in vista del voto. I repubblicani hanno cercato di puntare sul malcontento nei confronti del presidente, soprattutto negli Stati dove hanno la maggioranza. Se molti candidati democratici hanno cercato di prendere le distanze dal numero uno della Casa Bianca, Obama è stato ‘arruolato’ per mobilitare gli elettori attraverso comizi elettorali nell’ultima settimana o spot radiofonici, mail e messaggi via internet.
Il discorso di Obama ha fatto eco al suo intervento di ieri a Rhode Island, nel corso del quale il presidente ha invitato il Congresso ad approvare la parità di retribuzione tra uomo e donna e la legge sui congedi per motivi famigliari. McConnell invece ha attaccato l’amministrazione sugli ultimi sei anni al potere, non ricordando però che il Gop controlla la Camera dal 2011. I democratici, ha affermato “hanno avuto la possibilità di approvare quasi tutto ciò che la loro ideologia permetterebbe. Ma sono passati sei anni e le loro politiche non hanno fatto muovere il Paese”. Per arrivare a controllare il Senato negli ultimi due anni di mandato Obama, i repubblicani hanno bisogno di conquistare sei seggi.