Messico, presidente incontra genitori di studenti scomparsi a Iguala

Città del Messico (Messico), 30 ott. (LaPresse/AP) – Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha incontrato i genitori dei 43 studenti scomparsi il 26 settembre dopo scontri con la polizia a Iguala, nello Stato di Guerrero. I familiari dei ragazzi hanno passato più di sei ore nel palazzo presidenziale Los Pinos a Città del Messico; alcuni attivisti hanno riferito che l’incontro era finito prima, ma i genitori rifiutavano di uscire finché Pena Nieto non avrebbe firmato un documento da loro preparato. Il presidente ha detto più tardi di aver ascoltato le preoccupazioni dei familiari degli studenti e di aver concordato con molte delle loro richieste, tra cui quella di creare una commissione composta da funzionari del governo e genitori per fornire aggiornamenti quotidiani sulle indagini.

I padri e le madri dei ragazzi scomparsi hanno chiesto inoltre un maggiore sostegno da parte del governo per i familiari delle vittime degli scontri di Iguala, in cui avevano perso la vita sei persone. “Ci sarà un nuovo piano di ricerche”, ha annunciato Pena Nieto in riferimento all’operazione mirata a ritrovare gli studenti, che secondo gli investigatori erano stati detenuti da agenti e consegnati al cartello della droga Guerreros Unidos. L’attacco sarebbe stato ordinato dall’ormai ex sindaco di Iguala, José Luis Abarca Velßzquez, per timore che gli studenti potessero interrompere un discorso tenuto dalla moglie, nota per i suoi legami alla criminalità organizzata. Abarca Velßzquez e la moglie sono latitanti, mentre 56 persone, tra cui poliziotti di Iguala e della vicina città di Cocula, e il presunto leader di Guerreros Unidos, sono state arrestate. Lo Stato di diritto, ha assicurato Pena Nieto, sarà applicato “dovunque porteranno le indagini”. A seguito dell’incontro nel palazzo presidenziale uno dei genitori, Felipe de la Cruz, ha affermato tuttavia che la risposta di Pena Nieto “non è stata sufficiente”.