Organizzati e ipertecnologici: così si bara agli esami in Cina

Pechino (Cina), 28 ott. (LaPresse/AP) – Anche in Cina si bara agli esami. Ma, diversamente da quello che succede in Italia, lo si fa in modo organizzato e molto tecnologico. Le autorità nella provincia nordorientale di Shaanxi hanno messo in piedi una serie di controlli mirati per mettere fine al fenomeno e hanno scoperto che quasi il 10% degli studenti che si sono presentati il 18 e 19 ottobre al test per l’abilitazione professionale in farmacia ha truffato. Più di 25mila persone hanno sostenuto questo esame in sette diverse sedi d’esame. Di questi, 2.440 sono stati beccati a usare dispositivi tecnologici vietati.

I controllori hanno fatto una scansione delle frequenze radio durante l’esame. Circa duemila dispositivi sono stati confiscati, in larga parte auricolari senza fili collegati direttamente a un trasmettitore radio.

Gli inquirenti hanno scoperto due organizzazioni che aiutavano gli studenti a frodare. Il sistema funziona così: gli organizzatori assumono delle persone che si presentano all’esame soltanto per vedere le domande. Consegnano in bianco ed escono subito. Poi riferiscono le domande ad esperti in grado di rispondere. E le risposte vengono poi trasmesse via radio agli esaminandi. Questa volta però per molti è finita male. Chi viene colto sul fatto infatti è bandito dagli esami per due anni e la sua laurea viene cancellata.