Egitto, el-Sissi: Attacco in Sinai era operazione gestita dall’estero

Il Cairo (Egitto), 25 ott. (LaPresse/AP) – L’attacco di ieri conto un posto di blocco dell’esercito egiziano nel Sinai, che ha ucciso 30 soldati, era “un’operazione supportata dall’estero”. Lo ha annunciato oggi il presidente egiziano Abdel-Fattah el-Sissi.

Parlando davanti alle telecamere, el-Sissi ha dichiarato che vi sono potenze straniere che vogliono “spezzare la schiena all’Egitto”, senza però fornire ulteriori dettagli. Il prsidente ha comunque promesso di prendere misure drastiche per sradicare i militanti, spiegando che l’Egitto è impegnato in una “vasta guerra” che durerà a lungo. “C’è una grande congiura contro di noi”, ha precisato alzandosi in piedi insieme ai comandanti dell’esercito durante il funerale militare per i soldati e gli ufficiali uccisi.

L’Egitto ha dichiarato lo stato di emergenza e ha imposto un coprifuoco di tre ore nella parte settentrionale della penisola. Nessun gruppo ha ancora rivendicato l’attacco.