Londra (Regno Unito), 23 ott. (LaPresse/PA) – La minaccia terroristica contro il Canada “è andata crescendo” negli ultimi anni, con complotti per attacchi simili a quelli già visti in altri Paesi occidentali come il Regno Unito. A spiegarlo è Calum Jeffray, analista ricercatore al Royal United Services Institute di Londra, all’indomani dell’attacco di Ottawa in cui un uomo armato ha ucciso un soldato di guardia al Memoriale nazionale di guerra e ha seminato il panico in Parlamento. Jeffray ha sottolineato il fallimento di numerosi recenti attacchi in Canada, dicendo che le autorità erano a conoscenza della “minaccia dei combattenti stranieri”. “Il Canada si vanta di avere una società aperta, tollerante e multiculturale” ma poiché i passati “tentativi di attacco non hanno avuto successo, i canadesi non hanno l’esperienza di altri Paesi, il che è forse il motivo per cui questo episodio è stato così scioccante”, ha affermato l’analista.
“Le autorità hanno esaminato la minaccia dei cosiddetti ‘combattenti stranieri'”, cioè i cittadini che sposano la causa della jihad e vanno ad addestrarsi all’estero, per poi tornare in patria. “Come gli altri Paesi (i canadesi ndr.) sono a conoscenza del problema posto da questi individui, perciò ne tengono traccia”, ha proseguito Jeffray, sottolineando che il Canada fa parte dell’alleanza di intelligence ‘Five eyes’, a cui partecipano anche Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.
Il Canada ha partecipato alla guerra in Afghanistan e martedì ha inviato dei caccia CF-18 Hornet nel Golfo Persico come contributo alla coalizione internazionale che sostiene i peshmerga curdi che combattono contro gli estremisti dello Stato islamico (ex Isil) in Iraq e Siria.
Il Rapporto pubblico sulle minacce terroristiche al Canada del 2014, diffuso dal governo di Ottawa nei mesi scorsi, affermava che le autorità erano al corrente di 130 cittadini canadesi o residenti in Canada “che si trovano all’estero e sono sospettati di attività terroristiche” in Paesi come Siria e Somalia. “Fra queste attività ci sono il coinvolgimento nell’addestramento, nella raccolta di fondi, nella promozione di visioni radicali e nella pianificazione di atti di terrorismo. Alcuni viaggiatori estremisti restano all’estero, altri sono tornati in Canada, mentre altri ancora sono probabilmente morti”, si legge nel rapporto.
Molti appunto i casi recenti di attentati sventati in Canada. Una coppia dello Stato canadese del British Columbia, John Nuttall e Amanda Korody, è stata arrestata per avere progettato un attacco nel luglio 2013 in occasione della festa nazionale canadese e sarà processata a gennaio. Ad aprile 2013, Chiheb Essaghaier di Montreal e Raed Jaser di Toronto sono stati accusati dalla polizia di avere progettato di fare esplodere un treno in servizio da New York a Toronto. Inoltre lo scorso luglio, il somalo-canadese Mohamed Hersi è stato condannato a 10 anni di prigione per avere cercato di unirsi al gruppo militante al-Shabab. Secondo il rapporto sulle minacce terroristiche, infine, due uomini dell’Ontario sono morti nel 2013 mentre partecipavano a un attacco terroristico nel deserto dell’Algeria.